Il presidente dei giovani ha incontrato il viceministro Misiani: “Impegno comune per portare avanti le proposte della categoria”. A Roma il primo convegno in presenza organizzato da Ungdcec dopo l’emergenza Covid.
“È molto emozionante ritrovarsi dal vivo dopo così tanto tempo. In questi mesi abbiamo provato ad agevolare il lavoro dei colleghi, dimostrando coraggio. Coraggio di trovare un’interlocuzione con la politica per dare ai commercialisti il ruolo che meritano; di lavorare insieme alle altre Associazioni di categoria, nove sigle sindacali che svolgono un ruolo fondamentale per i commercialisti. Coraggio di portare avanti le nostre proposte, tutte venute fuori dalla Giunta semplicemente ascoltando le esigenze dei colleghi. Proprio questa mattina, ho incontrato il viceministro dell’Economia Antonio Misiani: ci ha garantito che potremo discutere per avere una proroga delle scadenze a fine settembre. Sarebbe importante non soltanto per i nostri studi ma anche, e soprattutto, per i nostri clienti. I commercialisti, però, dovranno fare la loro parte restando uniti. Serve unità per tutto il Consiglio nazionale, occorre mettere da parte i personalismi e raggiungere una soluzione che tenga conto di tutte le esigenze. Il nostro è un richiamo alla responsabilità e al rispetto”.
Lo ha detto Matteo De Lise, presidente dell’Unione nazionale giovani dottori commercialisti ed esperti contabili, aprendo il convegno “Il coraggio della competenza ai tempi della discontinuità”, primo evento in presenza post pandemia organizzato dall’Unione con Fondazione Centro Studi Ungdcec. “Ci troviamo in un momento storico molto particolare – ha evidenziato De Lise -. A settembre i commercialisti sciopereranno sui modelli dichiarativi: con il loro mancato invio, vogliamo dimostrare al governo che siamo parte integrante del processo produttivo all’interno della società, perché senza di noi tutto si ferma”.
Massimo Miani, presidente Cndcec, ha affermato: “Nei momenti di difficoltà si riesce a fare squadra al meglio per raggiungere un unico obiettivo, che in questo momento è quello di contrastare un governo non molto vicino alle professioni. Ad oggi l’ascolto della politica alle nostre richieste è stato tendente allo zero, servono fatti perché la situazione è davvero critica”.
Per Walter Anedda, presidente Cnpadc, “il coraggio che serve oggi è quello di pianificare e anche rischiare, puntando sulle proprie competenze. Occorre anche rivolgere lo sguardo sui giovani, che sono gli unici che ancora, e per fortuna, coniugano i verbi al futuro. Giusto dunque avere coraggio e lavorare in maniera sinergica”
Antonio De Angelis, presidente di Aiga, ha evidenziato come “anche noi avvocati abbiamo percepito una ostilità ideologica da parte del governo. Ci sono stati tanti colloqui con la politica ma il risultato rispetto ai dottori commercialisti non è stato molto diverso. Sarebbe bello in questo senso mettere in piedi una sorta di alleanza tra avvocati e dottori commercialisti”.
Secondo Raffaella Messina, numero uno della Fondazione Centro Studi Ungdcec, “noi commercialisti abbiamo una grande importanza come professionisti al fianco delle imprese. Siamo stati chiamati a scegliere insieme agli imprenditori in merito al loro futuro, scelte da fare in breve tempo e che mettevano in gioco il lavoro di tantissime persone”.
Maria Pia Nucera, presidente Associazione Dottori Commercialisti, ha infine rimarcato come “i commercialisti abbiano la competenza e i numeri per aiutare la politica ad attuare la proroga dei versamenti. Il viceministro Misiani nell’incontro odierno ha garantito a me e al presidente De Lise che potremo lavorare insieme per raggiungere ognuno i propri obiettivi”.
A seguire, si sono tenuti gli interventi tecnici di Marco Anesa, componente Cda Fondazione Centro Studi Ungdcec; Paolo Florio, tesoriere Fondazione Centro Studi Ungdcec; Francesco Puccio, presidente Commissione Diritto Della Crisi Ungdcec; Fabio Sansalvadore, componente Cda Fondazione Centro Studi Ungdcec; Camilla Zanichelli, componente Giunta Nazionale Ungdcec e Gaetano Stella, presidente Confprofessioni.