giovedì, 18 Aprile, 2024
Società

False mail per il bonus da 600 euro

Fate molta attenzione alle mail che ricevete, perché potreste finire vittima di un tentativo di truffa informatica. A lanciare l’allarme è la polizia postale che vigila sulla correttezza del traffico informatico con l’intento di dare la caccia ai delinquenti del web. Secondo quanto si è appreso sarebbero state inviate ad ignari cittadini false mail per ottenere il bonus da 600 euro. Il messaggio mira a sottrarre il numero di carta di credito.

È bene chiarire, a scanso di equivoci, che in nessun caso l’Inps invia mail contenenti link cliccabili. Si tratta quindi di uno stratagemma studiato dai soliti furbi per impossessarsi dei dati delle persone da utilizzare per prosciugare il conto corrente.

Questo fenomeno è noto come phishing.

“Si invitano tutti gli utenti – si legge nella nota – a ignorare e-mail che propongono di cliccare su un link per ottenere il pagamento del Bonus 600 euro o qualsiasi forma di rimborso da parte dell’Inps”. Le informazioni sulle prestazioni Inps sono consultabili esclusivamente accedendo direttamente dal portale istituzionale e che l’Inps, per motivi di sicurezza, non invia in nessun caso mail contenenti link cliccabili.

I truffatori per centrare il loro obiettivo sfruttano una tecnica di ingegneria sociale: il malintenzionato, infatti, effettua un invio massivo di messaggi che imitano, nell’aspetto e nel contenuto, messaggi legittimi di fornitori di servizi.

Tali messaggi fraudolenti richiedono di fornire informazioni riservate come, ad esempio, il numero della carta di credito o la password per accedere ad un determinato servizio. Diversamente da quello che si crede è molto facile cadere nel tranello. Alcuni software, peraltro gratuiti, permettono di creare un sito web “clone”. In pochi passaggi prelevano la struttura e le immagini in modo identico all’originale senza alcun sforzo e/o senza alcuna conoscenza informatica.

Solo a quel punto il delinquente inserirà al proprio interno la login per catturare le credenziali di accesso, indirizzando le credenziali al suo database o più semplicemente in un file di testo.

Anche alcuni Reparti dei Carabinieri sul territorio hanno riscontrato tentativi di truffa informatica mediante l’invio di mail false. Le missive, stando a quanto ha reso noto il Comando Generale attraverso l’Ufficio Stampa, sono indirizzate a destinatari invitati a collaborare con la Legione Carabinieri “Piemonte e Valle d’Aosta” a un’indagine su una frode bancaria ed aprendo i file allegati contattando nel caso il proprio legale.

È evidente che si tratta di una fraudolenta comunicazione che peraltro reca in maniera illecita l’intestazione del citato Reparto dell’Arma. Le indagini prontamente avviate sono coordinate dalla competente Autorità Giudiziaria.

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