martedì, 11 Marzo, 2025
Economia

Fisco, recuperati 26,3 miliardi dall’evasione: è il massimo storico

Nel 2024 incassati 33,4 miliardi grazie ai controlli. Aumentano anche i rimborsi fiscali e le tasse pagate dai cittadini

Nel 2024, l’Agenzia delle Entrate e l’Agenzia delle Entrate-Riscossione hanno recuperato 26,3 miliardi di euro da chi non ha pagato le tasse dovute. Si tratta della cifra più alta mai raggiunta, con un incremento di 1,6 miliardi rispetto al 2023, pari al 6,5% in più. Se si considerano anche i soldi recuperati per conto di altri enti pubblici, la somma totale sale a 33,4 miliardi di euro, con un aumento di 2 miliardi rispetto all’anno precedente.
I dati sono stati presentati dal direttore dell’Agenzia delle Entrate, Vincenzo Carbone, nel corso di una conferenza stampa a Roma, alla quale ha partecipato anche il viceministro dell’Economia, Maurizio Leo.

Rimborsi fiscali in crescita: restituiti 24,2 miliardi ai cittadini

Nel 2024 lo Stato ha restituito ai contribuenti 24,2 miliardi di euro sotto forma di rimborsi fiscali, una cifra aumentata di quasi 2 miliardi rispetto all’anno precedente. Questi rimborsi rappresentano le somme che i cittadini e le imprese hanno pagato in più rispetto alle imposte effettivamente dovute e che vengono quindi restituite. Circa 21 miliardi sono stati destinati alle imprese, mentre più di 3 miliardi sono andati direttamente alle famiglie.
Il direttore dell’Agenzia delle Entrate, Vincenzo Carbone, ha sottolineato l’importanza di questi rimborsi, spiegando che rimettere in circolo queste risorse è fondamentale, soprattutto per le famiglie.

Più tasse pagate volontariamente: 587 miliardi

Oltre al recupero dell’evasione, è aumentato anche il cosiddetto “gettito spontaneo”, ovvero il totale delle tasse pagate regolarmente dai cittadini e dalle imprese senza bisogno di controlli o solleciti. Nel 2024 questa cifra ha raggiunto i 587 miliardi di euro, registrando una crescita di 43 miliardi rispetto all’anno precedente, pari all’8% in più.

Come si recuperano i soldi evasi?

L’Agenzia delle Entrate utilizza diversi strumenti per recuperare le tasse non pagate. La maggior parte delle somme incassate, pari a 22,8 miliardi di euro, proviene da controlli e richieste di pagamento ai contribuenti. Di questa cifra, 12,6 miliardi sono stati versati dai cittadini e dalle imprese dopo aver ricevuto un avviso ufficiale, mentre 5,7 miliardi derivano dalle cartelle esattoriali, ovvero richieste di pagamento più formali e vincolanti inviate dall’Agenzia delle Entrate-Riscossione. Altri 4,5 miliardi sono stati recuperati attraverso attività di “compliance”, cioè interventi dell’Agenzia che aiutano i contribuenti a regolarizzare spontaneamente la loro posizione fiscale prima che scattino sanzioni.
Le misure straordinarie, come la rottamazione delle cartelle esattoriali e la definizione delle liti fiscali, hanno portato 3,5 miliardi di euro, un valore inferiore del 30% rispetto al 2023. La rottamazione delle cartelle consente ai contribuenti di pagare i debiti fiscali con condizioni agevolate, mentre la definizione delle liti pendenti permette di chiudere le controversie fiscali in corso con un accordo.

Controlli antifrode e chiusura di partite IVA sospette

L’Agenzia delle Entrate ha intensificato i controlli per prevenire le frodi fiscali, ovvero quei comportamenti scorretti che permettono di ottenere rimborsi o agevolazioni non dovute. Nel 2024, grazie a verifiche più attente, lo Stato ha evitato spese indebite per 5,8 miliardi di euro.
Parallelamente, sono state chiuse quasi 6.000 partite IVA sospette, ovvero intestate a soggetti che aprivano e chiudevano l’attività in tempi molto brevi solo per ottenere vantaggi fiscali senza svolgere un vero lavoro.

Assistenza ai contribuenti: 20 milioni di servizi erogati

L’Agenzia delle Entrate ha migliorato il servizio di assistenza ai cittadini, erogando circa 20 milioni di prestazioni. Di queste, 5,7 milioni di richieste sono state gestite telefonicamente, mentre 5,3 milioni di contribuenti si sono recati direttamente negli uffici. Il resto delle richieste è stato gestito tramite strumenti digitali, come PEC, videochiamate e altri servizi online.
Inoltre, il canale WhatsApp ufficiale dell’Agenzia, che offre informazioni fiscali in tempo reale, ha raggiunto oltre 800.000 iscritti, diventando uno dei più seguiti tra i servizi pubblici in Italia.

Un risultato importante per le casse dello Stato

Durante la conferenza stampa, il direttore dell’Agenzia delle Entrate, Vincenzo Carbone, ha sottolineato che il recupero dell’evasione fiscale rappresenta un contributo fondamentale per il funzionamento del Paese. Nel 2024 le risorse affluite nelle casse dello Stato grazie all’attività dell’Agenzia hanno raggiunto i 33,4 miliardi di euro, con un incremento di 2 miliardi rispetto all’anno precedente.
Anche il viceministro dell’Economia e delle Finanze, Maurizio Leo, ha espresso soddisfazione per i risultati ottenuti, ringraziando il direttore Carbone e il suo predecessore Ernesto Maria Ruffini e definendo i dati “entusiasmanti”.
Il 2024 si conferma così un anno di crescita nel contrasto all’evasione fiscale, con una maggiore efficienza nel recupero delle somme non versate e un miglioramento nell’assistenza ai contribuenti.

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