giovedì, 14 Novembre, 2024
Turismo

Demoskopika: “Turismo, nel 2024 flussi in calo. -2,5% di arrivi

Le previsioni per il 2024 segnano una contrazione dei flussi turistici in Italia, con una diminuzione sia degli arrivi che delle presenze rispetto all’anno precedente. Secondo il rapporto previsionale ‘Tourism Forecast 2024’ dell’Istituto Demoskopika, si stimano 130,3 milioni di arrivi e 445,3 milioni di pernottamenti, rispettivamente in calo del 2,5% e dello 0,4% rispetto al 2023, quando si sono registrati 133,6 milioni di arrivi e 447,2 milioni di presenze. Complessivamente, ciò si traduce in una perdita di oltre 3,3 milioni di turisti che non pernotteranno più nel sistema alberghiero ed extra-alberghiero del Paese. La principale causa di questa contrazione è da attribuire al calo del turismo domestico. Gli italiani che sceglieranno una destinazione nel Belpaese per le loro vacanze saranno quasi 63 milioni, con una riduzione del 4,5% rispetto al 2023, generando poco meno di 208 milioni di pernottamenti (-2,5%). Sul versante del turismo estero, che rappresenta il 51,8% del totale, le stime prevedono una flessione più contenuta degli arrivi (-0,6%), per un totale di 67,5 milioni di visitatori. Tuttavia, le presenze di turisti internazionali registrerebbero una crescita dell’1,4%, raggiungendo 237,6 milioni nel 2024.

Nonostante il calo complessivo dei flussi, la spesa turistica in Italia dovrebbe raggiungere i 127 miliardi di euro, in crescita del 3,8% rispetto al 2023. Questo aumento è in parte attribuibile all’inflazione turistica, stimata al 4,9% per l’anno, che inciderà per ben 5,9 miliardi di euro sui consumi dei vacanzieri. L’impatto dell’aumento dei prezzi, soprattutto nei settori dei trasporti, della ristorazione e dell’ospitalità, rappresenta una delle sfide principali per mantenere la competitività del turismo italiano.

Strategia

Raffaele Rio, Presidente di Demoskopika, sottolinea la necessità di adottare una programmazione turistica più consapevole e strategica. “Il turismo sta vivendo una fase di rapidi cambiamenti, influenzata da nuovi trend come il turismo sostenibile, le esperienze personalizzate e l’aumento della domanda per destinazioni alternative, le cosiddette ‘dupe destinations’, che sono più economiche e meno affollate rispetto alle mete più conosciute”, afferma Rio. Per rispondere a questi cambiamenti, non basta proporre un’offerta turistica tradizionale. È necessario ripensare l’intera filiera, investendo in infrastrutture, nuove tecnologie e formazione del personale per garantire un’esperienza di alto livello, mantenendo al contempo costi competitivi. Rio evidenzia anche come una programmazione ben strutturata possa contribuire a contenere l’aumento dei prezzi, evitando che il turismo italiano diventi meno accessibile per ampie fasce di viaggiatori, sia nazionali che internazionali. “L’inflazione dei servizi, soprattutto nei trasporti e nelle strutture ricettive, deve essere affrontata con politiche mirate per preservare l’equilibrio tra qualità e accessibilità economica, senza compromettere la competitività del nostro Paese nel mercato globale”, aggiunge.

Il presidente di Demoskopika conclude affermando che solo una pianificazione coordinata e una governance meno frammentata potranno fornire una risposta efficace alle sfide del nuovo panorama turistico internazionale. Innovazione, sostenibilità e accessibilità saranno le chiavi per affrontare un 2024 in cui, sebbene si preveda un leggero calo dei flussi, l’Italia potrà continuare a giocare un ruolo da protagonista nel settore turistico globale.

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