“Nessuno di coloro i quali hanno diritto agli aiuti venga penalizzato”. È quanto sottolinea il coordinamento di Agrinsieme, che riunisce Cia-Agricoltori italiani, Confagricoltura, Copagri e Alleanza delle Cooperative Agroalimentari, in relazione all’evolversi dei lavori parlamentari sul testo di “Cura Italia”.
Sono, infatti, numerose le novità e le misure a favore del settore agricolo nazionale duramente colpito dalla pandemia del COVID-19, o Coronavirus, contenute nel Disegno di legge di conversione del DL ‘Cura Italia’, approvato dal Senato e ora al vaglio della Camera dei deputati. Tra queste, c’è sicuramente l’anticipazione per il 2020 del 70% dei regimi di sostegno previsti dalla PAC agli agricoltori che conducono superfici agricole alla data del 15 giugno 2020; la precedente data del 15 maggio 2020, infatti, indicata dal Governo, è stata poi modificata”. Molte imprese agricole attendono gli aiuti a sostegno della produzione.
“L’anticipazione del premio PAC è una misura quantomai necessaria”, sottolinea il coordinamento di Agrinsieme, “soprattutto in questa fase emergenziale allo scopo di garantire liquidità alle nostre aziende e imprese agricole; ci aspettiamo che quanto già comunicato dalla ministra delle Politiche Agricole Teresa Bellanova e contemplato nelle disposizioni AGEA abbia quindi un seguito, permettendo alle aziende di avere disponibilità immediata”, prosegue il Coordinamento che auspica che le risorse siano disponibili per tutti.
“In ragione di quanto sopra, riteniamo perciò necessario chiarire urgentemente questi aspetti, affinché nessuno di coloro i quali hanno diritto agli aiuti venga penalizzato, e in modo tale che già a partire dal prossimo mese di maggio”, conclude Agrinsieme, “le aziende agricole possano accedere agevolmente e senza intoppi burocratici agli anticipi della PAC previsti nella conversione del ‘Cura Italia’”.