sabato, 28 Settembre, 2024
Società

Donazione degli organi, Italia seconda tra i grandi Paesi europei

Pubblicato il Report analitico dell’attività annuale della Rete nazionale trapianti

LʼItalia ha conquistato il secondo posto tra i principali Paesi europei per donazione di organi nel 2023, con un tasso di 28,2 donatori ogni milione di abitanti. Dietro solo alla Spagna, leader mondiale con 48,9, il Belpaese ha superato Francia (26,3), Regno Unito (21,3) e Germania (11,4). Si tratta di numeri confermati dallʼultimo Report analitico dellʼattività annuale della Rete nazionale trapianti, pubblicato ieri sul sito del Centro nazionale trapianti. Il documento, composto da oltre 200 pagine di analisi, grafici e tabelle, fornisce una panoramica dettagliata dellʼattività della rete di donazione e trapianto del Servizio sanitario nazionale, coprendo non solo gli organi solidi, ma anche tessuti, cellule staminali emopoietiche, gameti e microbiota intestinale.

Il report, che approfondisce i dati preliminari pubblicati nel gennaio scorso, conferma che il 2023 è stato l’anno migliore di sempre per donatori segnalati (3.092, +16,2% sul 2022), donatori utilizzati (1.667, +14,2%) e trapianti effettuati (4.466, +15,2%). Di questi, 198 sono stati realizzati attraverso programmi di urgenza nazionale, mentre 197 trapianti hanno riguardato pazienti pediatrici. Particolarmente numerosi i trapianti da donatore a cuore fermo: sono stati 444, il doppio dell’anno precedente. La crescita complessiva dell’attività̀ di donazione e trapianto si è tradotta in un leggero calo del numero di pazienti in attesa di ricevere un organo: al 31 dicembre 2023 erano 7.941, di cui il 76% aspettava un rene, contro gli 8.112 a fine 2022.

Bene Torino

Tra i centri di trapianto, è stata la Città della salute e della scienza di Torino a realizzarne il maggior numero (457), confermandosi al primo posto per quanto riguarda l’attività di trapianto di rene e fegato. Segue l’Azienda ospedaliera universitaria di Padova (435), leader nazionale nei trapianti di polmone e pancreas, mentre al terzo posto c’è il Policlinico SantʼOrsola di Bologna (322). Spicca tra i centri meridionali il risultato del Policlinico di Bari, primo centro italiano per numero di trapianti di cuore. Per quanto riguarda invece l’attività di prelievo degli organi, sono stati 221 gli ospedali nei quali è stata realizzata una donazione di organi nel 2023: i nosocomi più attivi sono stati l’Ospedale Civile Maggiore di Verona (55 donazioni), l’Ospedale Bellaria di Bologna (46) e il Policlinico Careggi di Firenze (46).

Cellule riproduttive

Il Report conferma anche la crescita dell’attività di donazione (15.327, +24,4%) e trapianto (24.944, +15,2%) di tessuti, in particolare cornee e osso, così come per quanto riguarda le donazioni di cellule staminali emopoietiche. Il report infine analizza anche i trend dell’attività di donazione di cellule riproduttive, lʼattività ispettiva del Centro nazionale trapianti sul territorio, i controlli di qualità nei laboratori di immunologia dei trapianti e i dati della gestione del rischio clinico e delle reazioni e degli eventi avversi registrati nel Sistema informativo trapianti. Infine, quest’anno è presente un focus sui trapianti sperimentali di microbiota intestinale: un programma che al 31 dicembre 2023 ha visto la realizzazione di 214 interventi in 10 centri autorizzati in tutta Italia.

“I numeri raccontano una Rete trapianti più̀ che mai vivace ed efficiente, che anche nel 2024 sta ottenendo risultati positivi in linea con i primati conseguiti lo scorso anno”, sottolinea il Direttore del Cnt Giuseppe Feltrin. “Con questo report, che rendiconta con puntualità 12 mesi di lavoro di una realtà estremamente articolata e complessa, il Centro nazionale trapianti offre uno strumento di analisi dettagliato e trasparente, assolvendo al proprio ruolo di coordinamento della Rete trapianti al servizio del sistema sanitario nazionale e delle realtà regionali”.

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