sabato, 21 Dicembre, 2024
Economia

Cgia. L’export non cresce. Ma è +30% rispetto al pre-covid

Il ‘Made in Italy’ rimane un marchio di garanzia riconosciuto in tutto il mondo, caratterizzato dalla qualità, dal gusto, dal design e dalla cura dei dettagli. Secondo i dati della Cgia di Mestre, l’anno scorso l’export tricolore ha mantenuto una notevole stabilità rispetto al 2022, confermando la sua posizione di rilievo nel panorama internazionale. Le vendite all’estero hanno raggiunto la cifra di 626 miliardi di euro, mostrando una solidità che, nonostante le sfide globali, testimonia della resilienza dell’economia italiana.

Mercato europeo

Tra i 27 Paesi dell’Unione Europea, solo la Germania e i Paesi Bassi hanno superato l’Italia in termini di flusso di vendite, evidenziando l’importanza strategica del mercato europeo per l’Italia. La stabilità del commercio estero italiano nel 2023 è stata principalmente influenzata dal rallentamento della domanda internazionale e dalla normalizzazione dei prezzi delle materie prime, dopo un periodo di criticità nel 2022. Nonostante ciò, rispetto al 2019, le esportazioni italiane sono cresciute del 30,4%, evidenziando una robusta performance nel lungo termine.

I prodotti manifatturieri hanno rappresentato la parte predominante delle esportazioni italiane nel 2023, con il 95% del totale delle vendite. Settori trainanti come i macchinari, la farmaceutica e gli autoveicoli hanno registrato risultati positivi, sebbene alcuni settori abbiano subito una contrazione rispetto al 2022.

Principali destinazioni

Le principali destinazioni delle esportazioni italiane sono la Germania, gli Stati Uniti, la Francia, la Spagna e la Svizzera, che insieme rappresentano il 43% del totale delle vendite. Anche se si è registrata una diminuzione delle vendite in alcuni mercati chiave, come la Germania e la Svizzera, l’Italia ha mantenuto una solida presenza globale.

A livello regionale, la Lombardia, l’Emilia Romagna e il Veneto si confermano come le aree più vocate al commercio estero, contribuendo in modo significativo all’export italiano.

Milano emerge come la provincia con la maggiore predisposizione all’export, seguita da Torino, Vicenza, Bergamo e Brescia, tutte posizionate lungo l’autostrada A4, che rappresenta un importante corridoio per il commercio internazionale.

Nonostante la stabilità complessiva delle vendite all’estero nel 2023, alcuni settori, noti come le “4A” (Automazione/Meccanica, Abbigliamento/Moda, Alimentare e Arredo/Casa), continuano a distinguersi per la loro eccellenza e successo sul mercato internazionale.

Condividi questo articolo:
Sponsor

Articoli correlati

Cgia: debito alto. Razionalizzare. Bonus: 113 mld in 2 anni. Troppi. Edilizia al top

Maurizio Piccinino

Giro d’Italia. Confartigianato: per le nostre bici record di successi e qualità per le imprese produttrici

Ettore Di Bartolomeo

Parte la Zes unica del Mezzogiorno. Intesa SanPaolo tra gli investitori

Ettore Di Bartolomeo

Lascia un commento

Questo modulo raccoglie il tuo nome, la tua email e il tuo messaggio in modo da permetterci di tenere traccia dei commenti sul nostro sito. Per inviare il tuo commento, accetta il trattamento dei dati personali mettendo una spunta nel apposito checkbox sotto:
Usando questo form, acconsenti al trattamento dei dati ivi inseriti conformemente alla Privacy Policy de La Discussione.