mercoledì, 1 Maggio, 2024
Regioni

Basilicata, 20 milioni di euro per il rilancio dell’area di crisi industriale

Il Ministero delle Imprese e del Made in Italy ha annunciato l’apertura di un nuovo bando di finanziamento, finalizzato alla riconversione e riqualificazione dell’area di crisi industriale complessa dei sistemi locali del lavoro di Melfi, Potenza e Rionero in Vulture, in Basilicata. Il provvedimento si inserisce nell’ambito dell’Accordo di programma sottoscritto lo scorso 22 febbraio, coinvolgendo vari enti e istituzioni, tra cui il Ministero dell’Ambiente e della Sicurezza energetica, l’Agenzia Nazionale Politiche Attive del Lavoro, la Regione Basilicata e il Comune di Melfi. Le domande di agevolazione saranno aperte dal 16 aprile al 18 giugno 2024 e potranno essere presentate online attraverso lo sportello gestito da Invitalia, l’ente delegato dal Ministero per la gestione di questa misura.
L’iniziativa, che fa uso del regime di aiuto previsto dalla Legge 181/1989, prevede uno stanziamento di 20 milioni di euro per sostenere progetti imprenditoriali volti a salvaguardare l’occupazione, recuperare la capacità produttiva dei territori e attrarre nuovi investimenti.

Le aziende ammissibili

Le aziende ammissibili comprendono società di capitali, cooperative, consorzi e reti di imprese composte da un minimo di 3 a un massimo di 6 imprese. I progetti imprenditoriali dovranno proporre programmi di investimento produttivo e/o per la tutela ambientale, eventualmente affiancati da iniziative per l’innovazione organizzativa e/o di processo, progetti di ricerca e/o sviluppo sperimentale, con spese ammissibili non inferiori a 1 milione di euro. Per le reti di imprese, le spese non dovranno essere complessivamente inferiori a 1 milione e 200 mila euro.
Inoltre, i progetti di ricerca industriale e/o sviluppo sperimentale saranno considerati ammissibili solo se i programmi di investimento produttivo e/o di tutela ambientale prevedono spese superiori a 5 milioni di euro. Le agevolazioni verranno concesse sotto forma di contributo in conto impianti, contributo diretto alla spesa e finanziamento agevolato, nel rispetto dei limiti delle intensità massime previste dal Regolamento GBER.

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