venerdì, 3 Maggio, 2024
Ambiente

Da Enea tecnologie e soluzioni per la tutela del Mediterraneo

Una piattaforma innovativa per il monitoraggio in tempo reale del Mediterraneo centrale, ma anche un laboratorio integrato di telerilevamento, modelli oceanici, analisi chimiche e dati delle proprietà marine. Sono alcuni dei risultati e delle attività condotte da ENEA nell’ambito del progetto Marine Hazard, finanziato con la misura PON “Ricerca e competitività 2007-2013” e coordinato dal Cnr. Nello specifico la piattaforma WebGIS consiste in una vera e propria banca dati open source, in grado di gestire informazioni ambientali e geospaziali e di monitorare in tempo reale differenti proprietà e parametri marini, anche relativi alla contaminazione naturale e antropica. Nell’ambito del progetto, inoltre, ENEA ha condotto attività relative ad analisi dei sedimenti e dei dati satellitari; studi modellistici sulla circolazione marina; misure in situ e da remoto delle proprietà marine.

Il ‘Copernicus Marine Environment’

La piattaforma è stata sviluppata dai due laboratori ENEA, “Osservazioni e misure per l’ambiente e il clima” e “Protezione delle infrastrutture critiche”, in collaborazione con il Cnr nell’ambito delle attività finalizzate allo sviluppo di un laboratorio integrato per il telerilevamento. Oltre ai dati da misurazioni nei siti e da telerilevamento provenienti dagli Osservatori dell’ENEA di Lampedusa e del Cnr di Capo Granitola (Sicilia), il maxi-laboratorio è in grado di ricevere ed elaborare informazioni relative all’Osservazione della Terra dal “Copernicus Marine Environment”, e di mettere a disposizione della comunità scientifica e delle istituzioni un archivio pluriennale di dati satellitari giornalieri, consultabili e scaricabili.

Informazioni in continuo aggiornamento

“In particolare, ENEA con l’Osservatorio Climatico di Lampedusa, ha fornito un contributo fondamentale allo sviluppo del sistema open source WebGIS, che ha consentito di gestire l’evoluzione temporale degli eventi e mettere a disposizione delle istituzioni informazioni in continuo aggiornamento”, sottolinea Giorgio Di Sarra, ricercatore del Laboratorio ENEA di Osservazioni e misure per l’ambiente e il clima. “Tramite l’integrazione delle misure effettuate presso il Laboratorio di Lampedusa e da satellite, è stato possibile studiare alcuni dei fenomeni che impattano sul mare e le coste del Mediterraneo come le ondate di calore che nel 2022-23 sono risultate eccezionali per durata ed intensità o le intense precipitazioni dello scorso febbraio nella Sicilia Sud-orientale”, conclude Di Sarra.

La struttura del laboratorio

Il laboratorio per il telerilevamento è strutturato in varie componenti che variano dal centro di acquisizione e integrazione dati al laboratorio di riferimento per la caratterizzazione, configurazione strumentale e verifica dei dati di Osservazione della Terra. Inoltre, all’interno del laboratorio si studia lo sviluppo di nuove piattaforme e nuovi sistemi osservativi attraverso la realizzazione e caratterizzazione di nuovi sensori, oltre che l’integrazione di tecniche di osservazione da Terra e dallo Spazio nel sistema webGIS flessibile ed espandibile, fino all’implementazione di nuovi algoritmi e metodi per la caratterizzazione dell’ambiente marino. “Uno dei grandi vantaggi della piattaforma WebGIS risiede nella capacità di poter essere utilizzata da utenti diversi e per finalità specifiche, a seconda degli obiettivi e delle competenze”, evidenzia Maurizio Pollino, responsabile del Laboratorio ENEA di Protezione delle infrastrutture critiche. “Ad esempio, è possibile inserire agevolmente i propri dati nel sistema ed integrarli con quelli delle osservazioni satellitari validate. Questo tipo di funzionalità è particolarmente utile per gli utenti delle agenzie ambientali e delle amministrazioni locali e per questo il suo applicativo è in costante potenziamento con nuovi documenti e funzioni”, conclude Pollino.

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