venerdì, 3 Maggio, 2024
Attualità

Prodotti gluten-free in Italia, un giro d’affari che supera i 400 milioni di euro

“Acquistare prodotti senza glutine costa in media il 73% in più rispetto ad un’alimentazione tradizionale, con i prezzi al dettaglio di cibi e bevande gluten-free che hanno subito una crescita negli ultimi anni. Si può arrivare a spendere fino al +257%”. Questi dati emergono da un’indagine realizzata dal Centro di formazione e ricerca sui consumi (C.r.c.) in collaborazione con Assoutenti. Più nel dettaglio, lo studio prende in esame un paniere di dieci prodotti alimentari venduti nelle principali catene della Grande Distribuzione Organizzata (GDO), che vanno dalla colazione alla cena, passando per snack, bevande e gelati, per capire quanto costi oggi inserire nella propria dieta beni alimentari senza glutine, come siano cambiati i prezzi negli ultimi anni e le differenze di spesa rispetto ai prodotti tradizionali.

Pesanti differenze di prezzo

“Considerato il paniere analizzato, in 3 anni i prodotti gluten-free sono rincarati in media del +10%, con punte del +23,7% per i gelati, mentre fette biscottate e birra hanno mantenuto i listini invariati – si legge nel comunicato stampa di Assoutenti, in particolare – la pasta, uno degli alimenti senza glutine più venduti in Italia, registra aumenti superiori al 7% mentre i biscotti per la colazione salgono di oltre il 12%”. L’indagine mostra che le differenze più pesanti si riscontrano mettendo a confronto il costo odierno al chilo dei prodotti senza glutine con i corrispettivi ‘tradizionali’. “A parità di marca – continua il comunicato – gli incrementi medi dei listini per il paniere preso in esame sono del +73% e non mancano le sorprese. Ad esempio, fare colazione con le fette biscottate di una nota catena della grande distribuzione costa il 257% in più se si sceglie la confezione senza glutine, +41,6% se si opta per i biscotti di una famosa marca di dolciumi. Per un piatto di pasta si spende circa il 110% in più. Una pizza surgelata senza glutine è più ‘salata’ del 35,4% rispetto alla margherita della stessa marca ma con glutine e se si ha voglia di golosità un biscotto farcito alla crema al cioccolato costa in media il 36,1% in più”.

Crescente tendenza

Il presidente del Centro di formazione e ricerca sui consumi, Furio Truzzi, afferma: “Il mercato dei prodotti gluten-free è in costante crescita in Italia, al punto che nel 2023 il giro d’affari del comparto ha raggiunto i 400 milioni di euro, in crescita del +6% su base annua. Sugli scaffali di negozi e supermercati sono sempre più numerosi gli alimenti senza glutine e ciò in risposta alla crescente domanda da parte dei consumatori. Un numero sempre maggiore di cittadini, infatti, sceglie di consumare cibi e bevande gluten-free anche in assenza di intolleranze o allergie, ma come semplice scelta alimentare spesso dettata da convinzioni o mode: secondo le ultime stime – conclude Truzzi – il 21% degli italiani acquista e consuma abitualmente prodotti senza glutine”.

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