venerdì, 3 Maggio, 2024
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Il Lander giapponese Slim è spento, adesso deve anche resistere alle temperature notturne di circa -130°C

Dopo quasi due settimane dal suo atterraggio il Lander giapponese Slim ha nuovamente spento i propri sistemi. Per appena quattro giorni il Sole ha illuminato i pannelli solari del velivolo spaziale, consentendo alla sua Multi-Band Camera (MBC) di esaminare la superficie lunare per studiare la composizione. Ma adesso i componenti elettronici della sonda Slim devono sopportare le temperature notturne equatoriali di circa -130°C. Dopo aver acquisito molte immagini e numerosi dati scientifici, l’agenzia spaziale giapponese JAXA è costretta ad attendere le condizioni favorevoli di illuminazione e temperatura nel prossimo giorno lunare, che inizierà intorno al 15 febbraio, prima che Slim possa, forse, essere riattivato.

Un risveglio breve

Lo scorso 19 gennaio il Lander Slim ha centrato il sito di allunaggio con una precisione ammirevole, però i problemi tecnici al motore durante l’avvicinamento lo hanno fatto atterrare con i pannelli solari rivolti verso Ovest, impedendogli così di ricevere sufficienti livelli di luce solare previsti e costringendolo a spegnersi. Tuttavia, nella giornata lunare del 28 gennaio, quando il Sole ha finalmente illuminato i pannelli del Lander, i tecnici della JAXA sono riusciti a riprendere contatto con Slim e a riattivare lo strumento in grado di scattare fotografie e a puntare il mirino su una roccia lunare nei pressi del luogo dell’allunaggio. Ma il suo risveglio è stato breve. Il 1° febbraio il Sole è scomparso dietro l’orizzonte, lasciando Slim al buio per 14 giorni.

Grande quantità di dati ottenuti

Affinché il velivolo spaziale Slim si riaccenda, innanzitutto i suoi componenti elettronici devono resistere alle temperature notturne lunari equatoriali di circa -130°C. Durante queste settimane la sonda si raffredderà moltissimo e gli stress termici nell’elettronica la metteranno molto probabilmente fuori uso in modo definitivo. In ogni caso, che il Lander si risvegli o meno, Slim ha raggiunto tutti i suoi obiettivi di missione, ottenendo in primis un allunaggio di precisione, poiché è atterrato a meno di 100 metri dal punto di destinazione specificato. Ma principalmente, Slim ha permesso alla Terra di ottenere una grande quantità di dati scientifici. L’agenzia spaziale giapponese JAXA ha pubblicato su X le immagini degli obiettivi della fotocamera multispettrale MBC, mostrando le varie rocce e la regolite (polvere e frammenti di materiale), che sono preziosi oggetti di studio. Sulla base della grande quantità di dati ottenuti, JAXA ha reso noto che ora sta procedendo con le analisi per identificare le rocce e stimare la composizione chimica dei minerali. I risultati scientifici verranno comunicati appena saranno raggiunti.

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Redazione

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