sabato, 27 Aprile, 2024
Agroalimentare

Confagricoltura all’Unione europea: il primo febbraio aumentare riserva Pac

Nasce 'Mediterranea', associazione per promuovere il cibo italiano all’estero

In occasione di un evento che si è svolto in Germania lo scorso dicembre, la presidente della Commissione europea, Ursula Von der Leyen, ha indicato i temi di fondo da affrontare nell’ambito del “dialogo strategico” sul futuro dell’agricoltura europea che si è aperto ufficialmente il 25 gennaio. Come assicurare un reddito adeguato agli agricoltori? Come migliorare la sostenibilità ambientale in concertazione con il mondo agricolo? Come favorire la diffusione delle innovazioni tecnologiche e consolidare la competitività dei prodotti dell’Unione a livello globale? “Niente da dire sulle questioni poste”, commenta Confagricoltura, “sarebbe stato utile, però, affrontarle con maggiore sollecitudine, quando il settore ha dovuto far fonte alle conseguenze economiche della pandemia e dell’aggressione russa in Ucraina.”

Pac da approfondire

Durante lo stesso evento in Germania, la Von der Leyen ha preso anche posizione sulle proteste degli agricoltori in corso in alcuni Stati membri. “Comprendo in larga misura le rivendicazioni avanzate”, ha dichiarato. “Gli agricoltori assicurano la nostra sicurezza alimentare ed esigono un giusto reddito e solide prospettive”. Ha poi sottolineato che “circa un terzo del bilancio della UE è destinato ai pagamenti a favore del settore agricolo”. Ma secondo Confagricoltura “il tema della dimensione del bilancio agricolo della UE impone un approfondimento. In effetti, la dotazione finanziaria della PAC ammonta solo allo 0,4% del Pil complessivo degli Stati membri.” “Considerando che il settore assicura l’indipendenza alimentare e la cura del territorio, va puntualizzato che l’intera collettività – sia pure indirettamente – trae beneficio dalla spesa agricola”.

Cosa fare nell’immediato

Insomma la tensione tra agricoltori e Unione europea non si placa e la stessa Confagricoltura sostiene che “i lavori di dialogo strategico” avranno una soluzione dopo le elezioni europee di giugno. Ma nell’immediato, “la Commissione dovrebbe assumere alcune decisioni per indicare che il cambiamento di rotta” e tra queste gli agricoltori italiani indicano il ritiro della proposta di regolamento sulla riduzione, fino al 50%, dell’uso di fitofarmaci. “La riduzione della chimica nei processi produttivi è fuori discussione – scrive Confagricoltura – ma gli agricoltori devono avere a disposizione valide alternative, anche per contrastare gli effetti del cambiamento climatico.” Poi si chiede l’avvio di una procedura di semplificazione della PAC “che, oltre a non essere all’altezza della situazione di crisi in atto, si è rivelata troppo complessa sotto il profilo degli adempimenti burocratici”. In via di urgenza, inoltre, la Commissione potrebbe chiedere al Consiglio europeo, che si riunirà il 1° febbraio per approvare la revisione di metà periodo del bilancio pluriennale in scadenza nel 2027, un significativo aumento della riserva di crisi della PAC. La dotazione attuale, pari a 450 milioni, è vistosamente inadeguata.

Nasce ‘Mediterranea’

Intanto la stessa Confagricoltura con l’Unione italiana Food, ha dato vita a ‘Mediterranea’, una nuova associazione per promuovere nel modo il cibo italiano. Unione Italiana Food raccoglie oltre 900 marchi della trasformazione industriale, Confagricoltura rappresenta circa il 45% della produzione agricola nazionale. Mediterranea è “un’associazione di scopo”, spiega Massimiliano Giansanti, che della neonata associazione sarà anche presidente. Gli obiettivi saranno soprattutto la promozione all’estero e la creazione di accordi di filiera.

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