sabato, 4 Maggio, 2024
Lavoro

Marche: ok al piano triennale per le politiche attive del lavoro

“Aumento del tasso di occupazione e innalzamento delle competenze professionali nel mondo del lavoro marchigiano”. Sono i due obiettivi principali del Piano lavoro e formazione 2024-2026 approvato oggi, all’unanimità, dall’Assemblea legislativa regionale delle Marche e sottolineati dall’assessore al Lavoro Stefano Aguzzi nel suo intervento in Aula. Il Piano ha rimarcato l’assessore, “delinea il quadro programmatico delle strategie e degli interventi che la Regione intende attuare nel triennio che coincide con la fase cruciale della programmazione europea 2021/27. Si tratta del primo atto di programmazione pluriennale sulla formazione e il lavoro dopo circa 15 anni, in quanto l’ultimo Piano risale al triennio 2007/2009, con l’unica eccezione rappresentata dall’esperienza di pianificazione integrata attività produttive e lavoro 2012/2014, che non è stata poi replicata negli anni a seguire”.

Giovani e occupazione femminile

Il Piano, ha successivamente commentato Aguzzi, “prende le mosse da un’analisi del contesto economico e del mercato del lavoro marchigiano che evidenzia alcuni punti di forza e alcune criticità, soprattutto sull’occupazione femminile e dei giovani, ma che, nello scenario macroeconomico del prossimo triennio, mostra stime confortanti sia sulla crescita del Pil, sia sui valori del tasso di disoccupazione, per il quale la nostra Regione manterrà un vantaggio consistente rispetto al tasso nazionale”. La strategia del Piano si incentra su alcuni obiettivi prioritari: la promozione della cultura del lavoro di qualità, il potenziamento della governance pubblico-privata nella gestione delle politiche del lavoro e della formazione, il miglioramento dell’inserimento e reinserimento nel mercato del lavoro dei disoccupati, privilegiando alcune categorie di target più vulnerabili sul mercato del lavoro (Giovani Neet, donne, soggetti disabili, e over 50), l’accrescimento delle competenze; il tutto per contrastare il disequilibrio tra domanda e offerta e assecondare una occupazione legata ai fabbisogni formativi e occupazionali del mondo produttivo.

Orientamento e formazione

A tal fine il Piano si articola in linee di intervento tra loro strettamente interconnesse: l’orientamento, la formazione vicina alle esigenze delle aziende (non solo teorica, ma anche realizzata “on the job” attraverso tirocini e borse), la promozione della cultura dell’imprenditorialità, il sostegno a una occupazione di qualità, le competenze, il sostegno alle crisi aziendali, la sicurezza sul lavoro e l’emersione del lavoro irregolare, la declinazione territoriale delle politiche con priorità per i borghi ai fini di scoraggiare il loro progressivo spopolamento. La definizione degli interventi avverrà con i programmi operativi annuali, sulla scorta di quanto già sperimentato nelle annualità 2022 e 2023.

Condividi questo articolo:
Sponsor

Articoli correlati

De Luise (Confesercenti). Pnrr, troppi ritardi, a rischio 19mld

Marco Santarelli

Ministero Salute: Pnrr. Raggiunto il target di 1.800 borse studio per medicina generale

Cristina Gambini

Lavoro. Il Gol di Draghi 5 miliardi per 3 milioni di occupati

Maurizio Piccinino

Lascia un commento

Questo modulo raccoglie il tuo nome, la tua email e il tuo messaggio in modo da permetterci di tenere traccia dei commenti sul nostro sito. Per inviare il tuo commento, accetta il trattamento dei dati personali mettendo una spunta nel apposito checkbox sotto:
Usando questo form, acconsenti al trattamento dei dati ivi inseriti conformemente alla Privacy Policy de La Discussione.