giovedì, 9 Maggio, 2024
Esteri

Trump stravince in Iowa. DeSantis batte di un soffio la Haley

La corsa per la Casa Bianca. Ora Biden dovrà decidere e chiede la mobilitazione democratica

Per fare grande l’America serve ancora tempo, ma intanto si fa grande Donald Trump. Come previsto l’ex Presidente repubblicano ha stravinto in Iowa: un successo record, con oltre il 51% dei consensi, che mette un’ipoteca (quasi) definitiva sulla nomination. Secondi, più o meno a pari merito, il governatore della Florida Desantis, (avanti di un punto) e l’ex ambasciatrice all’Onu, Nikki Haley.

Iowa lancia Trump

Nella casistica storica chi vince in Iowa arriva al traguardo per la sfida finale per Washington. Ma anche in questo ci sono delle eccezioni. E in una giornata gelida la doccia fredda è arrivata anche alla Casa Bianca dove il Presidente Biden ora dovrà seriamente considerare come fermare l’avversario; rimanere il prima linea o passare la mano a un candidato che, almeno nei sondaggi, parta meglio piazzato. Trump, ieri in Iowa, ha battuto il record della vittoria col maggiore distacco (era di 13 punti) dal secondo piazzato mai registrato prima, ma ha anche un altro record: è il candidato accusato di una novantina di reati penali. Probabilmente anche questo l’ha aiutato a restare a galla; continuamente visibile agli americani e tenuto da media e magistratura sempre al centro dell’attenzione. Ha staccato gli avversari del primo caucus repubblicano di oltre 30 punti. Ron DeSantis si è piazzato secondo con il 20% contro il 19% di Nikki Haley. Il giovane imprenditore tech Vivek Ramaswamy è stato fanalino di coda ha annunciato il ritiro dalla corsa e il suo appoggio al vincitore Trump. L’Iowa conta poco a livello di numeri: invia solo 40 delegati alla Convention nazionale repubblicana su un totale di quasi 2.500, ma la valenza politica è ritenuta molto importante.

Unire l’America

Gli elettori repubblicani dell’America profonda hanno deciso di scegliere Trump per la nomination, ma anche di considerare le incriminazioni giudiziarie come “complotto” politico per impedirgli di tornare alla Casa Bianca. Trump, da parte sua, non ha fomentato i suoi supporter e ha dichiarato più volte che “è venuto il momento di unirsi per risolvere i problemi dell’America”. Resta il fatto che l’ex Presidente, tra l’altro, è accusato di cospirazione per frodare gli Stati Uniti, cospirazione per ostacolare un procedimento ufficiale, ostruzione e tentativo di ostruzione di un procedimento ufficiale e cospirazione contro i diritti. Ma dovesse essere condannato e anche essere rieletto si verificherebbe una situazione completamente inedita, mai accaduta, e non prevista dalla Costituzione degli Stati Uniti. Trump è accusato sia di reati federali che statali e quindi non è chiaro neppure per quali potrebbe, eventualmente, graziare se stesso.

Biden: mobilitiamoci

Per ora lo smacco più grande è per DeSantis che sperava in un risultato più incoraggiante e che aveva puntato sugli ultra-conservatori e gli evangelici. Non rinuncia alla corsa, ma un’altra sconfitta simile potrebbe portarlo fuori scena. Mentre Haley che puntava al secondo posto, e di fatto si è piazzata “quasi seconda”, potrebbe riprendere slancio nelle prossime settimane, nei caucus del New Hampshire e soprattutto in South Carolina dove è stata governatrice. A quel punto i candidati repubblicani in corsa resterebbero lei e Trump. L’ha detto lei stessa commentando il risultato dell’Iowa: “questa è già diventata una corsa a due, e se volete guardare al futuro, io sono la vostra candidata”. Dalla Casa Bianca, il Presidente Biden non ha neppure atteso il risultato finale, già dagli ultimi sondaggi ha invitato i democratici a mobilitarsi: “se le prime proiezioni sono giuste, Trump è avviato verso la nomination repubblicana. Questo significa che dobbiamo impegnarci ancora di più per vincere le elezioni”.

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