giovedì, 2 Maggio, 2024
Energia

Enea, Crea e Rse insieme per la transizione energetica

Condividere competenze scientifiche e promuovere la ricerca nel settore della produzione e del consumo di energia, conciliando i temi energetici ed agricoli, al fine di favorirne il perseguimento degli obiettivi di sostenibilità tecnica, ambientale, economica e di inclusione sociale. È quanto prevede il protocollo d’intesa tra Rse Enea e Crea. Il settore agro-energetico, per le sue intrinseche caratteristiche, rappresenta un asset strategico per l’economia nazionale e, come altri settori produttivi, sarà chiamato a fornire il proprio contributo alla decarbonizzazione del sistema produttivo ed economico. L’intesa individua tra i temi di interesse della collaborazione, l’agrivoltaico, i processi termochimici, biologici e biotecnologici per la trasformazione energetica delle biomasse, per la produzione di biocarburanti avanzati e idrogeno, nonché l’efficientamento energetico delle filiere agricole e agroalimentari. “I biocarburanti, il biometano, la legna e i suoi derivati sono biomasse per uso energetico, prevalentemente termico, che oggi rappresentano circa il 50% di tutte le energie rinnovabili prodotte nel nostro Paese”, ha dichiarato l’Ad di Rse Franco Cotana.

“Un ruolo strategico”

“Tali biomasse sono energie rinnovabili programmabili, la cui disponibilità è indipendente dalle condizioni meteorologiche, e per questo giocano un ruolo strategico nella transizione energetico-ambientale che l’Italia e l’Europa hanno intrapreso. Il potenziale sostenibile delle bioenergie non ancora sfruttato in Italia è elevato e consentirebbe un raddoppio delle attuali produzioni. Più in generale, le agro-energie e il bioidrogeno sono uno dei settori più promettenti e sfidanti per la ricerca e le tecnologie della decarbonizzazione dei prossimi anni. Tali sfide richiedono sinergie tra i protagonisti della ricerca applicata come Crea, Rse ed Enea e necessitano di un approccio olistico e circolare che l’accordo sottoscritto consentirà di sviluppare pienamente”, ha aggiunto Cotana. “Gli eventi globali recenti, dalla pandemia alla crisi energetica, all’instabilità degli approvvigionamenti, hanno ulteriormente evidenziato il ruolo di primo piano dei vettori energetici sostenibili, in tutte le possibili forme, nei settori della produzione, dei servizi e degli usi finali”, ha sottolineato il direttore generale di Enea, Giorgio Graditi.

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