venerdì, 3 Maggio, 2024
Economia

Affitti delle case in costante crescita

Veronesi (Uil): il Governo intervenga per mitigare i prezzi, necessari i Piani di rigenerazione urbana

Un appartamento di cento metri quadri, in una città capoluogo qualsiasi d’Italia, ha un costo medio di 570 euro di affitto al mese. Un costo medio. Ma si può arrivare anche a 1.570 euro al mese se si trova a Milano oppure scendere a 220 euro se è a Caltanissetta. La conferma dell’Italia spaccata in due, o tre, dei numeri e delle statistiche. Il dato è della Uil che ha calcolato il costo medio di un canone d’affitto nel secondo semestre 2022 in base ai valori dichiarati all’Agenzia delle Entrate. 

Il costo medio di 570 euro rappresenta un’incidenza sul budget famigliare di oltre il 21% ed è anche in aumento; del 3,6% nel giro di un anno. Che equivale a una maggiore spesa all’anno, per l’affitto di una casa, di quasi 250 euro. Stiamo parlando di abitazioni civili (A/2) e economiche (A/3) che si trovano in zone semicentrali delle città capoluogo di provincia. Nel dettaglio, a Milano, ad esempio, il canone di affitto incide per il 58,1% sul budget familiare; a Roma per il 56,7%; a Venezia per il 40%; a Bologna per il 35,6%; a Bolzano per il 34,1%. Maglia nera alla Lombardia e all’Emilia Romagna: sul podio delle prime 10 città con i canoni di locazione più alti spiccano ben 3 capoluoghi di ciascuna di queste Regioni (Milano, Como e Lodi per la Lombardia; Bologna, Modena e Rimini per l’Emilia-Romagna). In un anno (dal secondo semestre 2021 al secondo semestre 2022) si sono registrati aumenti in 56 città, con punte a Varese (più 153%) e Verona (più 103%). 

 Adeguare i salari 

“Dalla lettura di questi dati”, commenta Ivana Veronese, segretaria confederale della Uil, “oltre al tema dei costi dell’abitare, emerge anche la necessità di adeguare i salari e le pensioni al costo reale della vita. Non sono più rinviabili, a partire già dalla prossima legge di bilancio, provvedimenti che affrontino in modo strutturale il tema dell’abitare e del diritto alla casa. Occorrono risorse adeguate a un piano di medio e lungo periodo che sia in grado di incrementare, in modo consistente, gli alloggi di edilizia residenziale pubblica e di aumentare sensibilmente le risorse del fondo per il sostegno agli affitti e per la morosità incolpevole”.

Qualità abitativa e Pnrr

Su questo tema il Ministero delle Infrastrutture e il Ministero dell’Economia stano lavorando all’attuazione del Programma Innovativo Nazionale sulla Qualità dell’Abitare (PINQuA), finanziato dal Pnrr con 2,8 miliardi e che ha l’obiettivo di ridurre il degrado delle periferie, rendere più efficiente al punto di vista energetico l’edilizia residenziale pubblica e realizzare interventi di rigenerazione urbana per migliorare la qualità della vita delle persone. 

I progetti di riqualificazione 

A giugno, infatti, sono state anche assegnati 179,6 milioni di euro aggiuntivi del Fondo opere indifferibili (FOI) 2023 per gli interventi rientranti nel PINQuA. Alcuni progetti di riqualificazione, tra l’altro, sono ritenuti molto interessanti e riguardano le città di Cornigliano Rossano, Cuneo, Genova, Lecce, Mantova, Milano, Roma e Teramo.

La rigenerazione urbana

Tra i 159 progetti scelti, otto sono ritenuti ad alto rendimento. Tra questi quello di Bari, progetto che punta a riqualificare e riorganizzare la zona intorno alla stazione, valorizzando alcune aree degradate non più funzionali all’esercizio ferroviario. A Milano con interventi di riqualificazione e riorganizzazione di edilizia residenziale sociale e di rigenerazione del tessuto abitativo di quartieri periferici dove più marcato è il disagio socioeconomico. Mentre a Ascoli Piceno si punta ridurre il disagio abitativo nell’area del centro storico. A Messina attraverso il risanamento delle aree baraccate ancora esistenti a seguito del terremoto del 1908, attraverso la demolizione e ricostruzione di abitazioni e servizi.In Calabria, il progetto pilota “Lamezia Spazio-Generazione 2021” punta a contrastare il fenomeno dello spopolamento di alcuni quartieri.  

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