venerdì, 3 Maggio, 2024
Attualità

Sisma 2016, vicecommissario Acquaroli: “La Regione Marche sta facendo la sua parte”

Il presidente della Regione Marche Francesco Acquaroli, vicecommissario alla ricostruzione post-sisma 2016, intervenendo presso la sede storica di Palazzo Chigi, a Roma, alla conferenza stampa di presentazione della Relazione sullo stato di attuazione della ricostruzione del sisma 2016 in Abruzzo, Lazio, Marche e Umbria ha ribadito che “Le Marche stanno facendo la propria parte nella ricostruzione, consapevoli del fatto che le difficoltà incontrate sono state superate e che l’andamento degli interventi ora segnala numeri oltre la media. Di questo va dato atto al commissario straordinario e al Governo tutto perché la filiera istituzionale ha lavorato bene e i risultati stanno arrivando”.  “Va ricordato che la coincidenza temporale tra pandemia, superbonus edilizi, adempimenti del PNRR, rincaro dei prezzi, ha rappresentato una variabile negativa per il corretto e rapido andamento della ricostruzione Ora dobbiamo accelerare ancora di più per recuperare il tempo perduto, perché la necessità di aprire nuovi cantieri pubblici e privati è fondamentale per consentire il rientro nelle abitazioni e la rigenerazione economica e sociale dei territori devastati dal sisma”, ha evidenziato Acquaroli.   Il presidente ha rimarcato che, grazie all’azione del Governo centrale, “sono state superate criticità oggettive che non erano solo materiali. L’attenzione rivolta a queste popolazioni non è stata solamente di natura burocratica, ma di impostazione strategica per garantire servizi essenziali, a partire da quelli scolastici. Ora c’è bisogno di offrire segnali tangibili di cantieri che partono. Quella Rete Rossa dei cantieri che visivamente offre un’immagine di ripartenza, ben sapendo che ricostruire i nostri borghi è complesso. Ma abbiamo l’esempio di Arquata del Tronto, il cui piano di ricostruzione offre risposte scientifiche interessanti anche a livello internazionale”. Acquaroli ha concluso il suo intervento affermando che “continueremo a lavorare al massimo per stare vicino a queste comunità e per garantire loro non solo un rientro nelle abitazioni e nei loro luoghi prima possibile, ma per assicurare una prospettiva solida e forte di rigenerazione di questi territori che non sono solo importanti per loro stessi ma indispensabili per l’Italia intera”.

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