sabato, 27 Aprile, 2024
Politica

“Quer pasticciaccio de Via XX Settembre”

Mes. Meloni cerca una soluzione. Vede Visco e frena le tensioni

Non è “brutto” come quello “de Via Merulana” raccontato nel 1946 dalla brillante penna di Carlo Emilio Gadda. Ma è sempre una bella grana per Giorgia Meloni. Il parere positivo sul Mes, espresso dal principale collaboratore del Ministro dell’Economia Giorgetti, è in aperto contrasto con la linea contraria del Governo e ribadita con fermezza da Salvini e con qualche sfumatura anche da Tajani. Gli spazi di manovra sul Mes per Meloni si restringono: ratificarlo sarebbe un cambio di rotta di 180°, bloccarlo avrebbe contraccolpi negativi da parte dell’Europa sia sulle modifiche che abbiamo chiesto per il Patto di stabilità sia su alcune nomine di italiani ai vertici della Bce e della Banca europea per gli investimenti.
Per giunta, al no della maggioranza al Mes si assocerebbe anche il M5S e questo sarebbe davvero troppo per un Governo che fin dalle prime mosse ha voluto marcare un solco invalicabile con il partito di Conte. Come uscirne? Per ora prendendo tempo. 

Di questo argomento Meloni avrà parlato anche con il Governatore Ignazio Visco. La Banca d’Italia è favorevole al Mes, basta andare sul sito e leggere le risposte di Via Nazionale alle obiezioni e ai dubbi sul Meccanismo europeo di stabilità. Meloni dovrà trovare una formula che impedisca ai 5S di votare la mozione del Destra-centro, eviti qualsiasi frizione nella maggioranza e nulla conceda al Pd. Non è facile. Perché poi, alla fine, i conti non li deve fare a Roma ma a Bruxelles. La paziente tela di relazioni che stava costruendo in Europa potrebbe bloccarsi e avere contraccolpi non solo per l’Italia ma anche per le strategie personali di Meloni che punta ad essere il pivot di un cambiamento di maggioranza nel Parlamento europeo che uscirà dalle urne fra un anno.

In questo contesto delicato si inseriscono alcune frizioni per ora appena percettibili tra i partiti della coalizione guidata da Meloni. È inevitabile che la morte di Berlusconi possa aprire una fase di incertezza in Forza Italia. Da parte sua Salvini dopo un avvio di Governo senza il protagonismo cui ci aveva abituati, ora potrebbe cominciare ad alzare la testa. In fondo la campagna elettorale per le elezioni europee è già cominciata e sembra impossibile che il Destra-centro si presenti con una stessa linea, visto che i tre partiti della maggioranza appartengono a tre diversi gruppi nel Parlamento europeo e che si voterà col sistema proporzionale.

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