venerdì, 26 Aprile, 2024
Economia

Sangalli (Confcommercio): inflazione e incertezza condizionano le famiglie. Riforme e Pnrr

“Accelerare le riforme e utilizzare al meglio le risorse del Piano nazionale di ripresa”. L’indicazione arriva dal presidente della Confcommercio Carlo Sangalli che commenta i dati dell’Osservatorio Confcommercio-Censis, che sottolineano come: “l’incertezza per l’inflazione e il rialzo dei tassi d’interesse comprimo le intenzioni di acquisto. Si rischia di rallentare la ripresa nonostante la fiducia delle famiglie sia alta”. Secondo Sangalli, “è fondamentale accelerare le riforme e utilizzare al meglio le risorse del Pnrr”.

Fase di transizione

“L’economia italiana sta attraversano una fase di transizione con segnali contradditori”. Questa è la sintesi del direttore dell’Ufficio Studi di Confcommercio, Mariano Bella, dell’Outlook Confcommercio-Censis
relativo al clima fiducia e aspettative delle famiglie. “Un periodo particolare quello che stiamo vivendo, abbiamo alle spalle il boom economico del 2021-2022 e davanti a noi c’è la fase di crescita del 2023
con l’indice di fiducia dei consumatori ai massimi livelli”. “Ma nonostante questo”, osserva Bella, “rileviamo comunque intenzioni di acquisto non solo inferiori rispetto al 2022, ma addirittura inferiori al 2019”.

Ridotto il potere d’acquisto

Secondo il direttore dell’Ufficio studi, una possibile spiegazione è che “le famiglie sentono che le cose potevano essere peggio e tirano un sospiro di sollievo; l’occupazione in qualche modo è ai massimi, i
sostegni pubblici hanno funzionato, i consumi, grazie a turismo, spettacoli e cultura, attirano e danno soddisfazione. Però l’inflazione non è domata e gli aiuti pubblici si riducono, come per esempio abbiamo
visto con l’inflazione di aprile”, osserva Bella, “dovuta in larga parte alla rimozione di alcuni sconti in bolletta, a questo punto, visto che il potere d’acquisto di redditi e risparmi si riduce, le famiglie percepiscono la necessità, se le cose non dovessero migliorare rapidamente, di ricostituire un adeguato stock di risparmio per fare fronte al contesto ancora caratterizzato dall’incertezza”.

Inflazione ad agosto sarà 6%

“Maggiore risparmio”, dice Bella, “vuole dire minori prospettive e intenzioni di spesa, come si legge nelle percentuali dichiarate”. Per quel che riguarda l’inflazione, “guardando ai dati italiani”, puntualizza Bella, “nel complesso emerge che, senza ulteriori shock, il tendenziale dell’inflazione potrebbe tornare sotto il 6% già ad agosto e scendere sotto il 3% a ottobre, per finire sotto il 2,5% nella media del prossimo anno. Alcuni prezzi scenderanno in livello assoluto, come già ad aprile si è visto per la verdura, le uova, i prodotti tecnologici e alcuni servizi”.

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