L’Assemblea generale delle Nazioni Unite ha votato il 23 febbraio 2023 a favore del progetto di risoluzione proposto dall’Ucraina che chiede una pace giusta e duratura per l’Ucraina.
141 paesi hanno votato a favore della risoluzione, 7 hanno votato contro e 32 si sono astenuti.
Oltre alla Russia e la Bielorussia hanno votato contro la risoluzione il Nicaragua, l’Eritrea, il Mali, la Siria e la Corea del Nord.
Tra gli astenuti vi sono, tra gli altri, Armenia, Kazakistan, Tagikistan, Cina, Iran e India.
Kiev ha proposto la Risoluzione che è stata votata ieri. Più di 60 paesi hanno co-sponsorizzato il documento, tra cui l’Italia. La risoluzione sottolinea la necessità di cercare una “pace globale, giusta e duratura basata sui principi della Carta delle Nazioni Unite”.
Il testo approvato contiene anche un appello alla Russia affinché ritiri immediatamente e incondizionatamente tutte le truppe dal territorio dell’Ucraina.
L’Onu ha respinto anche gli emendamenti di Minsk, che prevedevano un invito a negoziare e il divieto di fornire armi a Kiev.
Commentando il documento, il Commissario ucraino per i diritti umani, Dmitry Lubynets, ha scritto che “si tratta di un passo importante per garantire la sicurezza nel Paese e un atto importante a sostegno dell’integrità territoriale dell’Ucraina”.
Il Cremlino ha già bollato la Risoluzione adottata dall’Assemblea Generale delle Nazioni Unite come “anti-russa”.
Nell’Assemblea generale delle Nazioni Unite, la Russia, a differenza del Consiglio di Sicurezza dell’ONU, non ha diritto di veto. Allo stesso tempo, le risoluzioni adottate non sono vincolanti ai sensi del diritto internazionale.