mercoledì, 8 Maggio, 2024
Regioni

Imperia: dieci arresti per maltrattamento sugli anziani in Rsa “Le Palme”

A Imperia è stata disposta la detenzione domiciliare per 10 persone e la sospensione dall’esercizio di un pubblico servizio nei confronti di altre 14 per maltrattamento e abbandono aggravato ai danni di anziani non autosufficienti nella Residenza Sanitaria Assistenziale “Le Palme” di Taggia. Le indagini, condotte dal Gruppo di Imperia nell’ambito dell’operazione “Praesidium” hanno consentito di accertare condotte illecite da parte di Operatori Socio Sanitari e Infermieri impiegati presso la struttura, per i reati di maltrattamento e abbandono aggravati ai danni di soggetti anziani, in gran parte ultraottantenni.

Secondo le fiamme gialle gli indagati “non si limitavano a sporadici episodi di violenza, ma sottoponevano le vittime ad una serie di sofferenze fisiche e morali tali da rappresentare, nel loro insieme, una fonte di disagio continuo ed incompatibile con le normali condizioni di vita, instaurando un clima di generale vessazione”.

Le indagini, eseguite con l’ausilio di intercettazioni telefoniche e ambientali audio e video, hanno delineato “un contesto caratterizzato dalla frequente omissione di servizi essenziali (dalla somministrazione dei pasti al cambio di postura), nonché da vere e proprie aggressioni verbali e fisiche nei confronti degli ospiti, oggetto di insulti e percosse, ovvero, nel migliore dei casi, di procedure da sbrigare nel minor tempo possibile o addirittura da scansare, quando il tempo o l’impegno difettavano”.   Sempre secondo gli inquirenti “abituali erano quindi le minacce verbali, le umiliazioni, gli insulti, le percosse e le omissioni nel fornire in tutto o in parte il nutrimento, che talvolta veniva gettato nei gabinetti o nei lavandini.

Nei confronti dei degenti in questione sono state inoltre rilevate reiterate omissioni o ritardi di ore nell’effettuazione dell’igiene personale e del cambio del pannolone mattutino, nonché ripetute omissioni della doccia periodica e dei cambi di postura, questi ultimi notoriamente necessari per prevenire le piaghe da decubito e, in generale, per salvaguardare le condizioni igieniche dei pazienti”. Attività che “venivano dagli indagati falsamente indicate come eseguite sull’apposito diario giornaliero. Frequentemente, infine, alcuni operatori sanitari indagati si allontanavano temporaneamente dalle stanze dei degenti senza alzare le barre di sicurezza del letto, mettendoli di conseguenza in pericolo di caduta”.

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