giovedì, 25 Aprile, 2024
Giovani

Web: sempre più giovani esposti al rischio di fake news

Le fake news negli ultimi anni ne web si sono propagate in modo estremamente veloce, grazie alla condivisione di notizie che avviene in maniera molto facile attraverso l’uso dei social network. In questo modo, vengono messe in circolazione enormi quantità di notizie e diventa estremamente difficile riuscire a riconoscere una notizia vera da una falsa. Questo porta con sé delle conseguenze molto gravi poiché basare il proprio ragionamento su informazioni false porta ovviamente a conclusioni altrettanto false.

Il crescente disinteresse dei giovani e il rinnovato interesse dell’opinione pubblica verso la politica, la moltiplicazione dei dispositivi e delle fonti informative online e offline e il ruolo delle agenzie di comunicazione nel contrasto alle fake news, sono alcuni dei temi più rilevanti che emergono dall’Osservatorio Censis – Ital Communications sulle agenzie di comunicazione in Italia. Dopo la pandemia, la guerra e le elezioni, nel nostro Paese la politica sembra tornare al centro dell’interesse dell’opinione pubblica. Il 69,1% degli italiani segue regolarmente i fatti di politica e il 32,4% dichiara che, quella nazionale, è il genere di notizia che lo interessa di più. A preoccupare maggiormente però è la maggiore esposizione al rischio di fake news che colpisce soprattutto i giovani.

Un maggiore utilizzo di social media e fonti online, infatti, espone maggiormente i cittadini al rischio di fake news e di disinformazione, che non sempre si è in grado di riconoscere. Il 29% degli italiani ritiene di esservi esposto spesso e il 35% non è sicuro di saperle riconoscere. Il pericolo di imbattersi in notizie false è più alto sul web. Infatti, il 57,5% degli italiani giudica poco (46,1%) o per niente (11,4%) affidabili i siti web di informazione e il 69,6% non si fida delle notizie dei social media. Fra i media tradizionali al primo posto la radio, le cui notizie sono attendibili per il 70,3% degli italiani, seguono la televisione, giudicata credibile dal 68% della popolazione e i quotidiani, che il 62,8% ritiene siano affidabili. Nonostante il rischio della disinformazione il 14,4% della popolazione predilige informarsi riguardo la politica estera, dato in crescita dall’inizio della guerra russo-ucraina, mentre l’82,7% degli italiani over 65 anni segue regolarmente i fatti di politica, percentuale che scende al 64,2% tra i cittadini under 35.

I nativi digitali, invece, sono più attratti dalle notizie sportive, segnalate al primo posto dal 31,4%, subito dopo quelle su stili di vita, viaggi, cucina indicate dal 30,7%, mentre il 26,2% mette al primo posto fatti inerenti cultura e spettacoli. L’avvento del digitale di massa è coinciso con la moltiplicazione dei dispositivi e delle fonti informative, on e offline, e con un nuovo protagonismo degli utenti, che vogliono costruirsi da soli il proprio palinsesto. I più visti, dal 51,2% della popolazione, sono i telegiornali, segue Facebook, da cui attinge notizie il 35,2%; il 23,4% si rivolge a motori di ricerca, il 21% segue le Tv all news, il 19,3% cerca informazioni sui siti web e il 16,9% va su YouTube.

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