venerdì, 29 Marzo, 2024
Cronache marziane

Il fisco come banco di prova del Governo

Io sono – e non lo nego – un entusiasta del modo in cui Giorgia Meloni e il suo Governo – hanno avviato il loro lavoro, dando prova di  una velocità e di un’efficienza a cui non eravamo abituati da tempo.

Questo mio entusiasmo non è però condiviso da Kurt il Marziano, secondo il quale l’approccio scelto dalla Presidente del Consiglio – per dimostrare un cambio di passo rispetto ai suoi predecessori – non ha ancora prodotto il primo dei risultati che gli elettori si attendevano: la rottamazione (senza se e senza ma) delle cartelle esattoriali.

Questa materia continua infatti a restare sullo sfondo; si parla di Flat Tax, di affinamento degli strumenti di lotta all’evasione fiscale (argomento che non manca mai nella storia dei governi della Repubblica, qualunque sia il loro colore), di maggior tutela del popolo delle partite Iva, ma l’unico che continua a proclamare la necessità di procedere velocemente alla rottamazione delle cartelle è Matteo Salvini, anche se non in qualità di uomo di governo (non ha deleghe in materia), ma di capo politico della Lega.

Sostiene dunque Kurt che neanche stavolta riusciremo a liberarci dei milioni di cartelle esattoriali –  i cui importi assommano a diverse centinaia di miliardi – perché le relative somme (pur se il larga parte puramente figurative) consentono al Governo di presentare al Parlamento e alla Commissione UE un quadro dei conti nazionali che dovrebbe altrimenti esser corretto attraverso manovre di bilancio assolutamente impopolari e, come tali, neanche proponibili.

Personalmente, ritengo non corretta questa lettura dell’inerzia del Governo rispetto al problema della rottamazione: di più, sono portato a pensare che la questione verrà finalmente risolta solo nel momento in cui si porrà mano ad una riforma fiscale non più rinviabile e che è stata uno dei cavalli di battaglia di tutti e tre i partiti di maggioranza  nel corso dell’ultima campagna elettorale.

I votanti che hanno portato alla vittoria del centro-destra continuano d’altronde a nutrire fiducia nel mantenimento delle promesse fatte prima delle elezioni e non si capisce per quale ragione il Governo dovrebbe – non mantenendo la principale di quelle promesse – autoaffondarsi rispetto ad un consenso che, invece, cresce di giorno in giorno.

Mi preoccupa però che il Marziano subisca il fascino di ragionamenti che fa l’Opposizione fin dal primo giorno di insediamento di Giorgia Meloni.

Conosciamo bene la potenza della Sinistra e la sua capacità di abbattere con ogni mezzo gli avversari che trova lungo la strada; non immaginavo però che quella potenza avesse la capacità di influenzare addirittura l’opinione degli extraterrestri!

Il Governo è dunque avvertito: risolva al più presto la questione nei modi in cui rottamare le cartelle esattoriali e lo faccia senza troppi distinguo, se non vuole trovarsi a calare rapidamente nei sondaggi che oggi lo vedono ancora largamente in testa.

E spero che Kurt vorrà – a quel punto – arrendersi di fronte all’evidenza dei fatti.

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