“Siamo qui solo da 20 mesi. Stiamo portando avanti tanti progetti per il territorio. Ma servono tempo e risorse: per questo porteremo all’attenzione della Conferenza delle Regioni e del governo l’esigenza di un piano straordinario per la sicurezza del territorio”. Così in un’intervista al Corriere della Sera il presidente della Regione Marche, Francesco Acquaroli. “Il cambiamento climatico è ora una durissima realtà”, osserva e, quanto alle accuse di negare il problema dice: “Come si fa a essere negazionisti su questo. Ma chi potrebbe negare risorse a un’emergenza straordinaria come questa?”. Secondo il governatore “il Misa ha bisogno di un progetto complessivo che costa più di 100 milioni. Lo stiamo realizzando e lo potenzieremo. Come abbiamo fatto per la tutela del territorio: finanziando interventi per un ammontare superiore ai 5 anni precedenti”.
Comunque “serve una programmazione straordinaria nazionale. È un problema che riguarda il Paese. Nelle Marche ci sono 12 fiumi, con valli strette e perpendicolari all’Appennino. La Regione non ha le risorse, la manutenzione non si fa con le idee”. Acquaroli chiosa: “Una calamità naturale non ha nulla a che fare con il Modello Marche. Mi dispiace che si usi quest’occasione, per noi così dolorosa, per fare polemiche politiche strumentali”. (ITALPRESS).