sabato, 18 Maggio, 2024
Ambiente

Riparte la campagna #PlasticFree per la salvezza del mare

Riparte dal Mediterraneo #PlasticFree, la campagna di informazione e sensibilizzazione promossa dalla Fondazione Univerde in collaborazione con Marevivo e l’adesione del Corpo delle Capitanerie di Porto per il rispetto del Mare e il contrasto all’inquinamento da plastiche.   “Servono politiche coraggiose e impegno civico per evitare di avere nel 2050 più plastica che pesci nei nostri mari. Le nostre coste rappresentano un patrimonio ambientale inestimabile, un formidabile attrattore turistico ma sono sempre più minacciate dall’inquinamento causato dalla dispersione di plastiche e dai comportamenti sconsiderati di chi non rispetta la natura e il paesaggio”.

“L’UE impone il 30% di Aree marine protette e l’Italia è ancora molto lontana: subito più risorse e l’istituzione delle nuove AMP di Capri, Taranto, Eolie, Conero, Taormina insieme alle altre già in attesa da tempo. La campagna Mediterraneo da remare è importante perché vuole fare fronte comune e collaborare per il bene dei nostri mari e la salute del Pianeta”. Lo ha dichiarato il Presidente della Fondazione UniVerde, Alfonso Pecoraro Scanio, nel corso dell’evento di lancio, a Roma, della XII edizione di Mediterraneo da remare #PlasticFree 2022.   Carmen Di Penta, Direttore di Marevivo: “Ripartiamo con questa storica campagna dal fiume Tevere in uno scenario purtroppo oggi molto diverso da quello dello scorso anno. Il danno procurato dalla presenza dell’uomo sul Pianeta continua inesorabilmente con i suoi tristi risultati. La bellezza e il valore del Tevere, ancora oggi intuibili nonostante la siccità e tutto quello che questa emergenza comporta, devono guidarci nella ricerca di azioni e strumenti per proteggere l’ambiente in cui viviamo”.

Pierluigi Sanna, Vicesindaco della Città Metropolitana di Roma Capitale: “Come Città Metropolitana promuoviamo e patrociniamo ogni anno decine di eventi nelle scuole per far toccare con mano ai ragazzi il nostro grande tesoro da difendere. Progetti come i Contratti di fiume sono il giusto strumento per ridare lustro al nostro settore fluviale che ormai da troppi anni non ha una corretta valorizzazione”.   “La gloriosa storia del Tevere e la sua millenaria storia, che lo vedeva limpido e navigabile, devono farci riflettere su quello che purtroppo sono oggi i nostri fiumi e quello che invece devono tornare ad essere. Come amministratori dobbiamo restituire questi gioielli naturali alla cittadinanza e far capire loro l’importanza della tutela delle acque, sotto ogni forma. È con questa visione che siamo fieri di raccogliere e valorizzare il grande lavoro associativo e progettuale che da tempo si sta facendo proprio intorno ai Contratti di fiume nella nostra regione”.

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