venerdì, 29 Marzo, 2024
Lavoro

Nel 2021 l’80% dei diplomati ITS ha trovato occupazione

“ITS DAY” è stato l’evento dedicato alla formazione terziaria professionalizzante svoltosi nei giorni scorsi al ministero dell’Istruzione. Durante la giornata, insieme agli esperti e ai protagonisti del settore, sono stati presentati i principali dati sull’andamento degli Istituti Tecnici Superiori.

Secondo i dati del monitoraggio, svolto dall’Istituto Nazionale di Documentazione, Innovazione e Ricerca Educativa (INDIRE), l’80% dei diplomati ha trovato lavoro nel corso del 2021 e, di questi, oltre il 90% in un’area coerente con il proprio percorso di studi. Hanno partecipato all’appuntamento, presso la Sala “Aldo Moro”, il ministro dell’Istruzione, Patrizio Bianchi e il Capo Dipartimento per il Sistema educativo di istruzione e formazione del ministero, Stefano Versari.

Ampio spazio è stato dedicato alle opportunità di sviluppo per gli ITS nei Progetti UE, con l’esposizione dei migliori progetti realizzati da quattro ITS. Con riguardo alla dimensione europea dei corsi ITS, sono stati illustrati i piani di sostegno e le opportunità di sviluppo offerti, oltre alle iniziative intraprese.

Sono stati inoltre premiati cinque ITS per i migliori progetti assolutamente meritevoli per tema e percorso, realizzati nell’ambito del Programma ITS 4.0, che ogni anno coinvolge un numero sempre più vasto di ITS e di allievi fortemente motivati ad affrontare le sfide proposte dal programma formativo che avvicina scuola e impresa nei processi di innovazione.

“L’investimento che stiamo facendo sugli ITS attraverso il PNRR è strategico, non solo per le ragazze e i ragazzi, ma per l’intero Paese – dichiara il Ministro dell’Istruzione Patrizio Bianchi -. I dati dell’ultimo monitoraggio sugli Istituti Tecnici Superiori confermano l’alta qualità e l’efficacia di questo segmento formativo

Con 1,5 miliardi fino al 2026 puntiamo a rafforzare i percorsi, mantenendo la loro identità e il loro prezioso e specifico rapporto con i territori, e a renderli ancora più attrattivi per i giovani. Vogliamo creare una rete educativa nazionale, per rendere il sistema più solido e integrato, oltre che arricchire l’offerta, in linea con le esigenze del tessuto produttivo e con i nuovi campi dell’economia”.

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