Dal più importante ente italiano di ricerca agroalimentare, il Consiglio per la Ricerca in agricoltura e l’analisi dell’Economia Agraria, arriva la nuova struttura di ricerca per la floricoltura a Sanremo, inaugurata dal direttore Generale del Crea, Stefano Vaccari.
Si tratta di una piattaforma tecnologica cui afferiscono le ricerche di laboratori capaci di affrontare tematiche legate allo studio del Dna, del genoma editing, dei marcatori molecolari, del risanamento e propagazione in vitro, delle colture di tessuti vegetali e dell’analisi biochimica di metaboliti secondari, molecole utili alla difesa delle piante.
“Oggi inauguriamo i nuovi laboratori del Centro Crea di Floricoltura a Sanremo: una piattaforma biotecnologica immediatamente operativa per la ricerca e la sperimentazione nel settore florovivaistico. È una risposta concreta e operativa alle esigenze di uno dei settori più performanti della nostra agricoltura e la dimostrazione che il Crea è sempre più l’infrastruttura di innovazione dell’agroalimentare italiano”.
È stata finanziata dal Mipaaf e da fondi Por Fesr di Regione Liguria, rientra nella programmazione regionale di potenziamento delle strutture di ricerca ed è stata scelta come unico polo di biotecnologie vegetali in Liguria. L’insieme dell’offerta di ricerca e servizi potrà attrarre maggiormente l’interesse per collaborazioni nazionali e internazionali su linee di attività strategiche per lo sviluppo della floricoltura nel solco della sostenibilità. Le attività che saranno sviluppate porteranno, per esempio, alla produzione di basilico resistente alla peronospora con genome editing, alla riduzione dei tempi di immissione sul mercato di nuove varietà floricole, a colture cellulari per la produzione di metaboliti secondari come l’acido rosmarinico, che è un potente antiossidante, e all’individuazione di molecole naturali per la difesa delle piante coltivate.