sabato, 20 Aprile, 2024
Attualità

Guerra in Ucraina. Coldiretti: gli effetti colpiscono l’agricoltura, le giovani imprese penalizzate dai rincari

Le 55mila aziende agricole guidate dagli under 35 sono in difficoltà. Un giovane agricoltore su quattro nell’ultimo mese ha ridotto la produzione a causa dei rincari energetici aggravati dalla guerra in Ucraina che hanno provocato un aumento record dei costi, dal gasolio ai concimi, dai mangimi ai materiali per l’imballaggio e mettono a rischio il futuro di un’intera generazione.

Coldiretti in piazza

E’ quanto emerge dall’analisi della Coldiretti diffusa in occasione della clamorosa protesta contro il conflitto a sostegno dei colloqui di pace organizzata dai giovani agricoltori all’inaugurazione di
Fieragricola, con centinaia di ragazzi con trattori e mucche al seguito. I giovani della Coldiretti indossano i propri indumenti e strumenti di lavoro, dalla tuta e gli stivali di chi accudisce gli animali nelle stalle alle reti dei pescatori, fino alle tute degli apicoltori. Numerosi i cartelli di protesta “Mettete i fiori nei vostri cannoni”, “Fermiamo la guerra dei prezzi”, “No alla guerra che aumenta la fame” e “Svuotiamo gli arsenali e riempiamo i granai”.

Granai contro cannoni

Con le armi che sono tornate a sparare e i granai che sono svuotati con il rischio reale di scaffali deserti ma anche di speculazioni e carestie con l’inflazione che aumenta povertà e fame in Italia e nel mondo dove provoca tensioni sociali e politiche e flussi migratori.
“L’agricoltura”, denuncia Coldiretti, “è infatti l’unico settore che registra un calo del valore aggiunto (-0,8%) in netta controtendenza all’andamento generale con un balzo del 6,6% del Pil rilevato dall’Istat
nel 2021. Con l’aumento dei costi si rischia l’abbandono delle produzioni con il latte che, ad esempio, viene pagato agli allevatori appena 38 centesimi al litro, mentre un coltivatore di pomodoro da industria per la passata si vede corrispondere addirittura solo 10 centesimi al chilo, secondo l’analisi Coldiretti”.
Non va meglio per chi produce le arance, dove il prezzo in campagna è di 43 centesimi al chilo, che scendono a 18 centesimi al chilo nel caso delle carote.

Agricoltori più penalizzati

“Un chilo di grano che viene pagato agli agricoltori 31 centesimi”, calcola la Coldiretti, “serve per produrre un chilo di pane che viene venduto a consumatori a prezzi che variano dai 3 ai 4 euro a seconda
delle città”. “Il problema vero”, evidenzia Coldiretti, “è il costo dell’energia che è esploso ed ha colpito tutte le attività produttive, dal gasolio per il trattore necessario alle semine al riscaldamento delle serre fino al prezzo dei concimi per garantire fertilità ed aumentare la produzione che è balzato del 170%”.

Conflitto che colpisce i giovani

La crisi Ucraina non risparmia dunque neppure la parte più avanzata e giovane del settore agricolo. Attività diventata di fatto il punto di riferimento importante per le nuove generazioni. “Nell’ultimo anno sono
nate in media 17 nuove imprese giovani al giorno”, secondo l’analisi Coldirett- Divulga, “Un cambiamento epocale che non accadeva dalla rivoluzione industriale con il mestiere della terra che è diventato”,
precisa infine la Coldiretti, “la nuova strada del futuro per tanti ragazzi italiani, con le 55mila aziende guidate dagli under 35 che hanno una superficie superiore di oltre il 54% alla media, un fatturato più
elevato del 75% della media e il 50% di occupati per azienda in più”.

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