sabato, 27 Aprile, 2024
Economia

Renovars si quota in Borsa e rinnova vertice Real Estate

Il gruppo Renovars, al quale fa capo Facile Ristrutturare, si prepara alla quotazione in Borsa, forte dei risultati del 2021 che hanno visto il fatturato consolidato raggiungere i 300 milioni contro gli 80 milioni del 2020. L’annuncio è stato dato oggi dai fondatori e azionisti di controllo di Renovars, Giovanni Amato e Loris Cherubini, in occasione della nomina al vertice della neocostituita Renovars Real Estate, come presidente e amministratore delegato, di Bruno Vettore, già ai vertici di Gabetti, Grimaldi, Tecnocasa, Pirelli Real Estate.

Renovars, nata nel 2018, è la holding di controllo di un gruppo di dieci società specializzate a 360 gradi nei servizi per la casa: dalla ristrutturazione all’arredo, dai servizi immobiliari a quelli finanziari passando per le utenze domestiche. Con 70 sedi in tutta Italia, 310 dipendenti e più di 10.000 professionisti, il gruppo Renovars ha registrato nell’ultimo triennio un tasso medio annuo di crescita del 50%. Tra le principali controllate del gruppo le più note sono Facile Ristrutturare (progettazioni e ristrutturazioni chiavi in mano), Facile Immobiliare (vendita, acquisto e affitto), Compara Facile (comparatore di tariffe online), Advertoo (agenzia di digital marketing), Credito Facile (mediazione creditizia), Serramenti.it (porte, infissi e blindati), Home Design.it (arredi, pavimenti e sanitari) e Casa Tua, joint-venture con Leroy Merlin.

L’ingresso nel gruppo Renovars di Bruno Vettore, uno dei più noti manager italiani nel settore immobiliare, finora amministratore delegato di FCGroup Holding ed ex-presidente di Assofranchising, coinciderà con l’avvio di un roadshow di 30 tappe in giro per l’Italia, della durata di tre mesi, che fornirà 100 ore di formazione gratuita a 3.000 professionisti del settore con l’obiettivo di reclutare 250 professionisti nel 2022 e 500 nel biennio successivo. “Il settore immobiliare – ha detto Vettore – è ancora oggi uno dei motori trainanti dell’economia italiana rappresentando una fetta del 20% del Pil nazionale. Ed è anche uno dei settori che ha resistito meglio alla crisi dovuta alla pandemia con 700 mila compravendite chiuse nel corso del 2021. E il triennio 2022-2024 sarà certamente un altro periodo di forte crescita per il settore”.

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