venerdì, 26 Aprile, 2024
Politica

Conferenza stampa del Presidente del Consiglio. “L’Italia resti aperta. Il Governo va avanti. Serve ancora unità”

“Il Governo ha ancora voglia di lavorare insieme, va avanti bene”. È quanto concede Draghi alla stampa che ancora una volta tenta di interrogarlo sul futuro del nostro Paese e sulla sua disponibilità a continuare a rispondere alle emergenze per il quale è stato chiamato. Come le altre volte il Premier non si sbilancia sulla vicenda Quirinale né sente il dovere di dare ragione del suo silenzio. E a distanza di circa due settimane dall’elezione del nuovo presidente della Repubblica il Paese vorrebbe sapere quali siano gli scenari che si prospettano. Ci tiene, però, a rispondere a chi dice:” Draghi non decide più” con la fermezza di riaprire in presenza le scuole, senza esitare davanti all’impennata dei contagi.

Prioritario sostenere l’economia

In una conferenza stampa tardiva rispetto al Decreto che ha stabilito l’obbligo vaccinale agli over 50, Draghi spiega le ragioni di una decisione così drastica ma non ancora radicale. “Occorre colpire il virus mantenendo l’Italia aperta”. L’attività economica deve andare avanti, spiega, occorre quindi rispetto delle regole ma con fiducia che se ne possa uscire, intervenendo con gradualità man mano che il quadro epidemiologico evolve. Quanto alle illazioni che la decisione sia stata frutto di una mediazione politica non ha dubbi: la mediazione è necessaria su certe decisioni delicate, purché il risultato della mediazione abbia senso. “Con una maggioranza così grande bisogna accettare diversità di vedute”. Ma in 11 mesi della sua esperienza di Governo, il Premier conferma che la maggioranza è sempre stata molto grande rispetto alle decisioni, anche dopo confronti ben più accesi come quello sulla giustizia. Anche il coordinatore del comitato scientifico Locatelli smentisce che nel Cts ci siano state mai voci discordanti, soprattutto rispetto alle decisioni relative alla scuola.

La Dad ha creato profonde disuguaglianze

La didattica in presenza è prioritaria per questo Governo, spiega Draghi. La Dad ha creato profonde disuguaglianze che potrebbero avere ricadute anche sul futuro lavorativo dei ragazzi. E per questo va evitata a tutti i costi. L’Italia ha avuto una media tre volte più bassa di giorni di apertura delle scuole rispetto ad altri Paesi europei con situazioni pandemiche analoghe e questo trend va fermato. È possibile che nei prossimi giorni molte scuole andranno in Dad, come previsto anche dall’associazione dei presidi, ma non è un buon motivo per chiuderle tutte.

Possibile scostamento di bilancio per il caro bollette

Per quanto riguarda il caro bollette Draghi non esclude un possibile scostamento di bilancio per trovare ulteriori risorse, nonostante il prezzo del gas sia leggermente sceso. Sono temi che sarebbe meglio affrontare a livello europeo per trovare soluzioni condivise come le riserve di stoccaggio di gas comuni. Certo è che qualcuno sta ricavando molti profitti da questi aumenti e bisognerebbe chiedere anche a loro, ha detto il Premier, di condividere una parte di questi profitti con il resto della società. In ogni caso nella recente Legge di Bilancio sono stati già previsti circa 150 Milioni di euro per tamponare il rincaro e a sostegno dei settori in difficoltà, come il turismo e l’estensione della cassa integrazione anche per le piccole imprese come previsto dall’ultima riforma degli ammortizzatori sociali.

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