giovedì, 28 Marzo, 2024
Società

8 mld: occupazione, anziani non autosufficienti, aiuti ai senza dimora e contro il caporalato

Lavoro e politiche sociali sono la punta di diamante del Pnrr. Lo è per per il livello degli investimenti: 7 miliardi e 300 milioni di euro, dei quali 400 milioni per progetti già in fase di avvio. Una dote in più di 1 miliardo e 800 milioni del programma React-Eu. Lo è a maggior ragione per i 22 obiettivi che sono in scadenza ravvicinata, progetti e realizzazioni pronti per dare risultati nelle prossime settimane. Il programma sociale del Pnrr oscilla tra lavoro, tutele agli anziani e persone fragili, fino alla lotta contro il caporalato in agricoltura.

Lavoro e formazione

Per un settore come quello dell’occupazione, il Piano ha dedicato 4 miliardi e 400 milioni, la cifra più cospicua dell’intervento. Si tratta dell’ambizioso programma Garanzia Occupabilità Lavoratori (Gol) che ha un percorso di attivazione complesso che riguarda anche le Regioni a cui è demandata la parte di una strategica territoriale di coinvolgimento di una moltitudine eterogenea di soggetti. Il programma è ad un passo, dopo gli accordi sui percorsi professionali, della loro realizzazione concreta.

Lotta al sommerso

Un capitolo del programma Gol è dedicato al contrasto del lavoro sommerso. Anche in questo caso i tempi sono ridotti.
Entro il mese di gennaio 2022 il Ministro del lavoro e delle politiche sociali dovrà promuovere un tavolo tecnico di lavoro per l’elaborazione del Piano. “È prevista un’ampia fase di consultazione”, si legge nel programma di attuazione, “di soggetti istituzionali, delle parti sociali e della società civile che possono utilmente contribuire alla definizione delle misure del Piano, che dovrà essere adottato con decreto ministeriale entro la fine dell’anno 2022”.

Centri per l’impiego regionali

Il potenziamento delle strutture territoriali potrà beneficiare di 600 milioni. Al Ministero del lavoro finora sono stati inviati 17 Piani regionali adottati con altrettante deliberazioni regionali, su un totale di diciannove. Nel contempo sono stati emessi diciassette decreti di trasferimento risorse sulla quota “progetti in essere” in favore delle Regioni che hanno presentato il Piano di potenziamento. Ai piani regionali che hanno superato le verifiche già è stato trasferito il 75 per cento delle risorse. l saldo del 25 per cento sarà trasferito a investimenti completati e rendicontati. A monitorare la corretta e puntuale attuazione dei Piani di rafforzamento regionali sarà il Ministero del lavoro.

Scuola lavoro, “Dual sistem”

Per dare una maggiore spinta al programma Gol il Ministero del lavoro punterà molto con una cifra di 600 milioni ad incentivare il “Sistema Duale”, ossia l’alternanza scuola-lavoro. Piano a cui crede in particolare Confindustria che da tempo sollecita una maggiore sinergia tra scuola e imprese, queste ultime pronte ad assumere ragazzi che hanno già un grado di formazione specialistica.
In accordo con le Regioni e le Province autonome, sono stati stabiliti i criteri per l’annualità 2021 di riparto delle risorse ed è stata stabilità in 120 milioni la prima quota di fondi da inviare alle Regioni.

Anziani non autosufficienti

Il Piano nazionale di Ripresa dedica una parte del suo impegno ad un sistema di interventi in favore degli anziani non autosufficienti.
È stato istituito un gruppo di lavoro incaricato della definizione della legge quadro, che rafforza le azioni a favore delle persone in difficoltà che dovrà entrare in vigore entro il secondo trimestre dell’anno 2023. Indicazioni sono contenute nella bozza di legge quadro, sono state anticipate nel disegno di legge di bilancio per il 2022, con l’introduzione degli interventi più urgenti e dei primi Livelli Essenziali delle Prestazioni (Lep) per le persone e per gli anziani non autosufficienti, insieme ad altri “Livelli Essenziali” che riguardano i servizi sociali territoriali. L’impegno è consolidare un primo nucleo di previsioni normative che favoriscano l’effettiva realizzazione degli obiettivi prefissati.

Persone vulnerabili

La prevenzione in materia di studio e realizzazione di sistemi dedicati agli anziani ha un fondo di 500 milioni. Altro mezzo miliardo inoltre serviranno a “percorsi di autonomia” dedicati a persone con disabilità. Mentre 450 milioni di euro serviranno ad un Piano di “Housing temporaneo”, “Stazioni di posta” per le persone senza fissa dimora. Passi avanti sono stati già fatti. La Rete della protezione e dell’inclusione sociale ha approvato il Piano sociale nazionale, istituendo un gruppo tecnico per l’elaborazione del Piano operativo degli interventi territoriali. Il gruppo tecnico di lavoro denominato “Cabina di regia Pnrr” ha la finalità di raccordo e coordinamento tra Amministrazioni centrali, Regioni e Comuni per la realizzazione degli interventi del Piano nazionale di Ripresa tematici ai servizi sociali territoriali. Il 9 dicembre scorso è stato emanato il decreto direttoriale di approvazione del Piano operativo degli interventi.

Stop sfruttamento nei campi

Nel programma sociale c’è anche il Piano Urbano Integrato per il superamento degli insediamenti abusivi in agricoltura. Il progetto potrà contare su 200 milioni ed una convenzione tra la Direzione generale “Politiche per l’immigrazione” del Ministero del lavoro e delle politiche sociali e l’Anci per la mappatura degli insediamenti irregolari dei braccianti agricoli. “È in corso la rilevazione, che si concluderà il 15 gennaio 2022”, si ricorda nel documento di presentazione del Pnrr, “dati saranno oggetto del lavoro del Tavolo operativo per la definizione di una nuova strategia di contrasto al caporalato e allo sfruttamento lavorativo in agricoltura, costituito presso il Ministero del lavoro e delle politiche sociali, ai fini dell’adozione entro il primo semestre 2022 del decreto ministeriale per l’assegnazione delle risorse”.

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