sabato, 5 Ottobre, 2024
Attualità

Lo sciopero della discordia. Prova di forza di Cgil e Uil

Sindacati divisi e dialogo interrotto col Governo

Landini e Bombardieri l’hanno voluto a qualsiasi costo.In un momento delicato sul piano sanitario, nel periodo  pre-natalizio e mentre Draghi è impegnato in una politica sociale senza precedenti. L’astensione dal lavoro è di otto ore. Cinque manifestazioni sindacali: a Milano, Bari, Cagliari, Palermo, Roma. Nella Capitale  a Piazza del Popolo gli interventi dei segretari generali di Cgil e Uil che si giocano nelle piazze la carta della loro leadership e credibilibiltà.

La rottura con il Governo

“Insieme per la giustizia”. È il tema per cui Cgil e Uil, hanno chiamato a racconta i “lavoratori e le lavoratrici”, per una mobilitazione che ha segnato negativamente i rapporti tra i due sindacati e il Governo, del primo ministro Mario Draghi. L’insoddisfazione si muove su due versanti, uno di critica economica e uno di attacco alla politica dei partiti. Nel merito la protesta si innesca per una serie di punti rimasti senza soluzioni, o con proposte che non convincono Cgil e Uil. La lista citata sai sindacati è lunga: fisco, pensioni, politiche industriali, contrasto alle delocalizzazioni e alla precarietà, sanità, non autosufficienza e scuola.
Per Landini e Bombardieri le risposte venute dal Governo sono totalmente “inadeguate”.

Povertà e ricchezza

Per Cgil e Uil infatti finora le scelte del Governo, in particolare quelle dei partiti di maggioranza non hanno riequilibrato una ingiustizia sociale di fondo, la disparità tra chi nel Paese ha molto e ottenuto anche molto, rispetto a chi invece vive con poco e, secondo i due leader, a questa di italiani poveri viene fatto pagare il prezzo della crisi. Nel mirino la legge finanziaria, motivo che ha scatenato lo sciopero. “Non ridistribuisce ricchezza, non riduce le disuguaglianze e non genera uno sviluppo equilibrato e strutturale e un’occupazione stabile”, sostengono Landini e Bombardieri.
“Chiediamo di scioperare e di scendere in piazza perché tutti insieme abbiamo bisogno di combattere una pandemia salariale e sociale che non ha precedenti”, rilancia Landini,
“la vita e le condizioni delle persone sono nettamente peggiorate e quindi i provvedimenti del Governo devono essere cambiati”.

Lite sugli 8 miliardi

Le ragioni economiche della mobilitazione ruotano attorno ai salari e alle pensioni. “Gli 8 miliardi destinati al fisco devono andare tutti ai lavoratori dipendenti e pensionati, a partire dai redditi più bassi”. “Abbiamo bisogno”, dice il leader della Cgil, “di rendere il lavoro meno precario, c’è troppa precarietà tra i giovani, le donne e nel Mezzogiorno.”.

Riforma delle pensioni

C’è un tema caldo che lunedì vedrà il ritorno al tavolo del confronto sindacati e Governo, ed è quello della riforma delle pensioni. “Abbiamo bisogno di una vera riforma delle pensioni che dia una garanzia ai giovani”, incalzano i sindacati, “che riconosca che i lavori non sono tutti uguali: chi fa lavori gravosi deve poter andare prima in pensione”.

Creare lavoro

C’è spazio nelle critiche di Cgil e Uil alle politiche industriali.
“Abbiamo bisogno”, aggiunge Landini, “di politiche industriali che creino lavoro vero, di qualità. Occorre un decreto per dire basta alle delocalizzazioni. Sono stati dati tanti finanziamenti alle imprese che sono stati poi tradotti in licenziamenti e delocalizzazioni. Abbiamo bisogno di più giustizia sociale ed economica, che il lavoro, quello di qualità, i diritti e la solidarietà tornino al centro”.

Le piazze degli scioperi

L’appuntamento alla manifestazione di Roma, è alle 10 in Piazza del Popolo, dove confluiranno le delegazioni di Lazio, Campania, Toscana, Abruzzo, Molise, Umbria, Marche, Romagna. Sul palco, dopo gli interventi di sei lavoratori, alle ore 11.30 prenderanno la parola i segretari generali di Cgil e Uil, Maurizio Landini e PierPaolo Bombardieri. A Bari, la manifestazione si svolgerà a partire dalle 10 in Piazza Libertà, con la partecipazione delle delegazioni di Puglia, Molise, Basilicata, Calabria. Previsti, tra gli altri, gli interventi di Gianna Fracassi, vice segretaria generale della Cgil e di Domenico Proietti, segretario confederale Uil.
A Milano, l’appuntamento è in Piazza Castello per tutte le regioni del Nord, Lombardia, Piemonte, Liguria, Trento, Bolzano, Aosta, Veneto, Friuli Venezia Giulia, Emilia. Il corteo arriverà all’Arco della Pace, dove, dalle ore 10, si alterneranno gli interventi, tra i quali, quelli delle segretarie confederali  Cgil e Uil Tania Scacchetti e Ivana Veronese.
A Cagliari e Palermo, manifestazioni a partire dalle ore 9.30, rispettivamente in Piazza dei Centomila e in Piazza Verdi. A Cagliari, le conclusioni saranno affidate al segretario confederale della CGIL, Roberto Ghiselli; a Palermo, invece, concluderanno, la segretaria confederale della Uil, Tiziana Bocchi, e il segretario confederale della Cgil, Emilio Miceli.

Gli esoneri

Dallo sciopero è esonerato il settore della sanità e i servizi collegati, per salvaguardare il diritto prioritario alla salute dei cittadini in questa fase di emergenza pandemica.
Sarà possibile seguire la giornata di mobilitazione in diretta sui siti, testate e canali social di Cgil e Uil.

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