NAPOLI (ITALPRESS) – Si è tenuta oggi a Napoli, in Piazza Trieste e Trento, la terza tappa della "Carovana della Prevenzione" di Komen Italia, promossa quest'anno da Autostrade per l'Italia, supportata nell'organizzazione anche dal Comune di Napoli che ha concesso il Patrocinio. Il Programma Nazionale Itinerante di Promozione della Salute Femminile, avviato dal 2017 da Komen Italia in collaborazione con Fondazione Policlinico Universitario A. Gemelli Irccs, quest'anno approda in 4 città italiane, grazie al sostegno di Autostrade per l'Italia da anni impegnata nella lotta ai tumori del seno, una delle patologie più diffuse per le donne. Dopo essere partiti in estate con Roma e Firenze, la carovana della Prevenzione prosegue a Napoli, prima di terminare il tour a Genova, il prossimo novembre. Questa iniziativa è solo l'ultima di una serie di azioni messe in campo da Aspi sul territorio nazionale, mossa dalla consapevolezza della necessità di "fare rete" e della responsabilità sociale che ogni grande azienda ha verso i cittadini. In vista di questa giornata sono state 44 le richieste di prestazione, tra cui 32 mammografie per donne over40 e 12 ecografie per donne under40. Dal 2017 ad oggi la "Carovana della Prevenzione" ha offerto gratuitamente 35.000 prestazioni mediche in 16 regioni italiane, con 387 giornate di prevenzione rivolte prevalentemente a territori e comunità più in difficoltà. Grazie all'utilizzo di 4 Unità Mobili allestite con dotazioni tecnologiche di ultima generazione, (2 per facilitare la diagnosi precoce dei tumori del seno, 1 per i tumori ginecologici e le altre patologie oncologiche prevalenti nelle donne e 1 di prevenzione primaria, per offrire consulenze specialistiche e percorsi personalizzati utili all'adozione di stili di vita più corretti) la Carovana è in grado di offrire esami clinico-strumentali utili non solo per la diagnosi precoce dei tumori del seno, ma anche di altri tumori prevalenti nelle donne. Le opportunità di prevenzione sono proposte prioritariamente a donne che vivono condizioni di disagio sociale o economico o che appartengono a categorie di rischio aumentato per i tumori del seno, come ad esempio le donne residenti nei quartieri periferici delle città italiane, detenute, operatrici del settore o donne ospitate nei Centri di accoglienza. (ITALPRESS). fil/com 16-Set-21 16:35