Nei calcoli della Confartigianato nei prossimi anni potrebbe crearsi la possibilità di una domanda di 2 milioni di lavoratori che oggi però non esistono e dovranno essere formati. La Confederazione degli artigiani torna a denunciare la situazione dei piccoli imprenditori alle prese con le difficoltà di reperire personale qualificato. “Il lavoro c’è, le imprese sono disponibili ad assumere ma sul mercato del lavoro non si trova la manodopera necessaria alla aziende”, sottolinea la Confartigianato.
Posti a disposizione Secondo le proiezioni presentate dalla Confederazione, entro il 2025, le micro e piccole imprese italiane potrebbero addirittura dare lavoro a 2 milioni di persone. Un paradosso che i vertici regionali della Confartigianato spiegano in diverse interviste. C’è il caso delle testimonianze raccolte in Emilia Romagna, dove il Segretario regionale di Confartigianato Amilcare Renzi e gli imprenditori associati lamentano la scarsa disponibilità di personale.
Nella produttiva Emilia Romagna mancano tecnici, operai specializzati.
C’è una crisi nel reperire, spiegano i dirigenti della Confederazione, figure professionali qualificate. Mentre c’è una urgente “necessità di puntare sulla formazione dei giovani per creare le competenze tecnologicamente evolute indispensabili alle aziende”.