giovedì, 26 Giugno, 2025
Salute

J&J, vaccino monodose efficace contro la variante Delta

Johnson & Johnson ha annunciato nuovi dati che hanno dimostrato che il suo vaccino a dose singola contro il Covid-19 ha generato “un’attivita’ forte e persistente contro la variante Delta in rapida diffusione e altre varianti virali del virus SARS-CoV-2 altamente prevalenti. Inoltre – spiega una nota dell’azienda – i dati hanno dimostrato che la durata della risposta immunitaria si e’ protratta per almeno otto mesi, il periodo di tempo valutato fino ad oggi. Le due sintesi dello studio in pre-pubblicazione sono state presentate oggi a bioRxiv”.

“I nuovi studi annunciati oggi confermano la capacita’ del vaccino contro il Covid-19 di Johnson & Johnson di offrire protezione per la salute delle persone a livello globale – ha dichiarato Paul Stoffels, M.D., vicepresidente del Comitato esecutivo e Chief scientific officer di Johnson & Johnson -.

Crediamo che il nostro vaccino offra una protezione duratura contro il COVID-19 ed eserciti un’attivita’ neutralizzante contro la variante Delta. Questo dato si aggiunge ai precedenti dati clinici che dimostrano la capacita’ del nostro vaccino a dose singola di proteggere contro molteplici e preoccupanti varianti”.

“I dati attuali arrivano finora a otto mesi di osservazione e mostrano che il vaccino a dose singola di Johnson & Johnson contro il Covid-19 genera una forte risposta anticorpale neutralizzante che non diminuisce nel tempo; anzi, si osserva un incremento. Inoltre, notiamo una risposta immunitaria cellulare persistente e particolarmente robusta e duratura – ha dichiarato Mathai Mammen, M.D., Ph.D., Global Head, Janssen Research & Development, Johnson & Johnson -.

Con ogni nuovo set di dati, rafforziamo la base di evidenze che dimostrano che il nostro vaccino a dose singola contro il COVID-19 gioca un ruolo fondamentale per poter porre fine alla pandemia, che continua ad evolversi e a lanciare nuove sfide alla salute globale”. Una pre-pubblicazione presentata oggi dall’Azienda a bioRxiv contiene una nuova analisi di campioni di sangue ottenuti da un sottoinsieme di partecipanti (n=8) allo studio ENSEMBLE di Fase 3.

Questi dati hanno dimostrato che il vaccino a dose singola contro il Covid-19 di Johnson & Johnson ha suscitato un’attivita’ anticorpale neutralizzante contro la variante Delta a un livello ancora piu’ alto di quello recentemente osservato per la variante Beta (B.1.351) in Sudafrica, dove e’ stata dimostrata un’elevata efficacia contro le forme gravi/critiche della malattia. Nello studio ENSEMBLE, il vaccino a dose singola contro il COVID-19 di Johnson & Johnson e’ risultato efficace all’85% contro le forme gravi/critiche della malattia e ha dimostrato una protezione completa contro l’ospedalizzazione e la morte.

Il vaccino si e’ dimostrato efficace in modo lineare in tutte le aree geografiche studiate a livello globale, anche in Sudafrica e in Brasile, dove c’era un’alta prevalenza delle varianti Beta e Zeta (P.2) che stavano emergendo rapidamente durante il periodo dello studio.

I dati presentati da Dan Barouch, M.D., Ph.D., del Beth Israel Deaconess Medical Center e altri, a bioRxiv da un sottostudio dello studio di Fase 1/2a di Johnson & Johnson sul vaccino contro il Covid-19 (n=20) hanno dimostrato che le risposte immunitarie umorali e cellulari generate dal vaccino a dose singola contro il Covid-19 di Johnson & Johnson sono durate per almeno otto mesi, l’ultima osservazione riportata ad oggi nello studio. I dati hanno mostrato che le risposte delle cellule T – comprese le cellule CD8+ che riconoscono e distruggono le cellule infette – sono persistenti nell’arco degli otto mesi esaminati.

Una singola dose del vaccino contro il COVID-19 di Johnson & Johnson ha generato anticorpi neutralizzanti contro una serie di varianti di SARS-CoV-2 che destano preoccupazione, che sono aumentati nel tempo (il titolo neutralizzante medio a otto mesi ha superato quello medio a 29 giorni), anche contro la sempre piu’ diffusa e piu’ trasmissibile variante Delta (B.1 .617.2), la variante Beta (B.1.351) parzialmente resistente alla neutralizzazione, le varianti Gamma (P.1) e altre, tra cui le varianti Alpha (B.1.1.7), Epsilon (B.1.429), Kappa (B.1.617.1) e D614G, nonche’ il ceppo originale SARS-CoV-2 (WA1/2020).

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