“Una testimonianza dell’immenso patrimonio archeologico della Sardegna, all’interno di uno dei musei più importanti in Europa, evidenza l’unicità della storia e della dimensione culturale della nostra Isola. Un’iniziativa culturale prestigiosa che rafforza la presenza della Sardegna nel mercato turistico internazionale e rilancia la sua immagine”. Lo ha detto l’assessore del Turismo, Gianni Chessa, durante l’inaugurazione a Berlino della mostra internazionale “Sardegna Isola Megalitica – Dai menhir ai nuraghi: storie di pietra nel cuore del Mediterraneo”, che resterà al Museo statale della Preistoria e delle Protostoria fino al 30 settembre 2021. “La Sardegna, dopo 40 anni, torna protagonista con la sua cultura in un museo berlinese, che per l’occasione ha messo a disposizione alcune delle sue sale più belle”, ha aggiunto.
Dopo la Germania, la Mostra si trasferirà al Museo statale Ermitage di San Pietroburgo (1 settembre 2021), al Museo Archeologico nazionale di Salonicco (1 dicembre 2021) e chiuderà al Mann di Napoli nel mese di settembre 2022. In esposizione nella mostra “Sardegna Isola Megalitica” anche un Gigante di Mont’e Prama, un pugilatore di 190 centimetri di altezza e 300 chili di peso, rinvenuto a Cabras in frammenti tra il 1975 e il 1979: “E’ stato ricomposto grazie a un eccezionale restauro – ha ricordato l’assessore Chessa – Una delle tante affascinanti sculture ritrovate, mai prestate finora, cha ha lasciato eccezionalmente il Museo Archeologico di Cagliari, in perfetta sicurezza grazie ad una ditta specializzata, per essere ammirata dai visitatori dei quattro musei europei”.