venerdì, 8 Novembre, 2024
Società

Coronavirus: Confsal “ripristinare la medicina scolastica”

“Ripristinare il medico nelle scuole, utilizzando l’operato dei medici convenzionati per contrastare il coronavirus e avviare una seria politica di prevenzione sanitaria.

Servono diagnosi precoci e prevenzione sanitaria attiva per contrastare gli effetti nocivi della pandemia”.

Così Angelo Raffaele Margiotta, segretario generale della Confederazione dei Sindacati Autonomi dei Lavoratori (Confsal), Pina Onotri, segretario generale del Sindacato Medici Italiani (SMI), ed Elvira Serafini, segretario generale del Sindacato Nazionale dei Lavoratori della Scuola (Snals-Confsal) -, in una nota congiunta, chiedono, per conto delle proprie rappresentanze sindacali, il ripristino della figura del medico scolastico, rivolgendosi al Governo e al Parlamento.

“I servizi di medicina scolastica possono rappresentare degli straordinari presidi sanitari perché direttamente operanti negli edifici scolastici e a stretto contatto con studenti, genitori e insegnanti. E’ ora di attivarli subito – aggiungono -. Per questi motivi non ci trova d’accordo la proposta che nelle scuole siano gli insegnanti a essere i referenti per la vigilanza sull’andamento del coronavirus”.

Secondo i leader sindacali “bisogna individuare come referenti scolastici del coronavirus, in ogni sede di struttura scolastica e nei servizi educativi dell’infanzia, esclusivamente personale sanitario, in quanto sono queste le figure che hanno le competenze per svolgere la vigilanza sanitaria e allo stesso tempo possono interfacciarsi positivamente con i Dipartimenti di Igiene e Prevenzione Sanitaria delle ASL. Le scuole sono comunità educanti non sono aziende e non possono essere sottoposte a logiche del risparmio, come quella di voler affidare al personale scolastico la vigilanza sanitaria”.

“Chiediamo la riapertura dell’area di medicina dei servizi territoriali, rivedendo il D.Lgs. 502/92, per la piena integrazione dei medici della medicina dei servizi con il territorio e con le scuole, utilizzando anche contratti della medicina dei servizi – concludono Margiotta, Onotri e Serafini -.

Il Governo si esprima subito, adottando misure urgenti verso le Regioni, che incomprensibilmente hanno soppresso i servizi di medicina scolastica. S’intervenga, permettendo ai medici di medicina generale di lavorare per la medicina scolastica, ripristinandola in tutte le scuole d’Italia”. (Italpress)

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