Il rinvio della sugar tax è importante per evitare di introdurre una misura distorsiva che andrebbe a colpire l’agroalimentare italiano in un momento difficile a causa della complessa situazione internazionale, senza avere effetti positivi sulla salute dei cittadini. È quanto afferma la Coldiretti nell’esprimere soddisfazione per la decisione del Consiglio dei Ministri di rinviare all’1 gennaio 2026 l’entrata in vigore della tassa sulle bevande analcoliche zuccherate che sarebbe scattata dal primo luglio prossimo. Oltre a penalizzare le imprese già gravate dall’aumento dei costi di produzione, che rischiano di salire ulteriormente a causa del conflitto tra Israele e Iran – ricordano Coldiretti e Filiera Italia –, la tassa peserebbe soprattutto sulle tasche delle famiglie con minori disponibilità economiche. La legittima spinta verso corretti modelli di consumo deve essere perseguita lavorando sull’educazione alimentare, a partire dalle giovani generazioni. Si tratta di un provvedimento – conclude Coldiretti – che, colpendo la produzione nazionale, finirebbe per favorire gli arrivi di prodotto straniero che nel 2024 hanno già visto importazioni di bevande analcoliche per un valore di 313 milioni di euro (+8% sul 2023), secondo l’analisi della Coldiretti su dati Istat.