venerdì, 20 Giugno, 2025
Sanità

Quici (Cimo-Fesmed): basta rinvii, ora il rinnovo del contratto per i medici del Servizio pubblico

Il sindacato: non ci sono più alibi, chiudere rapidamente il Ccnl 2022-2024 e aprire il tavolo per il triennio 2025-2027

Contratto dei medici ospedalieri scaduto, ora le Associazioni rilanciano e chiedono alle Regioni di attuare le intese, altrimenti, sarà mobilitazione.
Ora che il comparto sanità ha firmato la pre-intesa del Contratto collettivo nazionale di lavoro, non ci sono più alibi”, evidenzia Guido Quici, Presidente del sindacato dei medici Federazione Cimo-Fesmed (a cui aderiscono le sigle ANPO, ASCOTI, CIMO, CIMOP e FESMED), “le Regioni emanino subito l’atto di indirizzo necessario ad avviare le trattative per il contratto dei medici e dei dirigenti sanitari e si apra il tavolo in Aran. In assenza di risposte immediate, saremmo costretti a proclamare lo stato di agitazione dei medici dipendenti del Servizio sanitario nazionale. E non vorremmo causare ulteriori criticità ad ospedali in affanno a causa delle ferie estive che aggravano la già critica carenza di personale”.

In tasca pochi spicci

Ricordiamo”, aggiunge Guido Quici, “che parliamo del Ccnl 2022-2024, quindi ampiamente scaduto, i cui aumenti sono stati in buona parte già erogati tramite l’indennità di vacanza contrattuale e assorbiti dagli aumenti delle aliquote IRPEF regionali. Di fatto, i medici in tasca avranno veramente pochi spicci in più. Crediamo quindi che sia necessario”, prosegue il Presidente del sindacato dei medici Federazione Cimo-Fesmed, “al fine di dare un vero riconoscimento ai colleghi, chiudere rapidamente le trattative per la sola parte economica del Ccnl 2022-2024 e aprire subito dopo il tavolo per il contratto 2025-2027, per il quale il Governo ha già stanziato le risorse”.

Medici fuori la funzione pubblica

È questa l’unica strada per frenare la fuga di personale dagli ospedali e spingere i giovani a lavorare nel Servizio sanitario nazionale. Anche perché, e va sottolineato”, aggiunge il presidente del sindacato dei medici Federazione Cimo-Fedmed, “il personale sanitario è stato incredibilmente escluso dai benefici previsti per il personale della Pubblica Amministrazione nel Decreto PA. Ricordiamo al Ministro Zangrillo che, nostro malgrado, anche i medici fanno parte della Pubblica Amministrazione. Se non possono nemmeno usufruire degli stessi vantaggi riconosciuti alle altre categorie”, conclude Quici. “accolga la richiesta che avanziamo da anni e faccia uscire i sanitari dalla funzione pubblica per firmare il contratto direttamente con il Ministero della Salute e le Regioni”.

Condividi questo articolo:
Sponsor

Articoli correlati

Mattarella apre a Napoli gli Stati Generali della Prevenzione

Chiara Catone

Farmacie private. I sindacati: Federfarma irremovibile su proposta salariale. Diamo voce alle lavoratrici e ai lavoratori

Maurizio Piccinino

Toscana, primo suicidio medicalmente assistito dopo la legge regionale

Ettore Di Bartolomeo

Lascia un commento

Questo modulo raccoglie il tuo nome, la tua email e il tuo messaggio in modo da permetterci di tenere traccia dei commenti sul nostro sito. Per inviare il tuo commento, accetta il trattamento dei dati personali mettendo una spunta nel apposito checkbox sotto:
Usando questo form, acconsenti al trattamento dei dati ivi inseriti conformemente alla Privacy Policy de La Discussione.