Oggi, 1° giugno 2025, la Polonia torna alle urne per il secondo turno delle elezioni presidenziali, in una sfida molto serrata e combattuta tra il sindaco centrista di Varsavia, Rafał Trzaskowski, e il nazionalista storico Karol Nawrocki. I sondaggi più recenti mostrano un confronto estremamente equilibrato, con Trzaskowski che gode di un leggero vantaggio al 50,6% contro il 49,4% di Nawrocki. La campagna elettorale è stata segnata da forti tensioni politiche, scandali clamorosi e numerose accuse reciproche tra i due contendenti. Nawrocki, sostenuto dal partito di governo Diritto e Giustizia (PiS), è stato oggetto di numerose critiche per presunti scandali finanziari e controversie personali, mentre Trzaskowski ha puntato soprattutto sulla sua immagine europeista e progressista, cercando di conquistare il favore degli elettori indecisi e moderati. Al primo turno, tenutosi il 18 maggio, Trzaskowski ha ottenuto il 31% dei voti, seguito da vicino da Nawrocki con il 30%. Ora tutto dipenderà dalla capacità di entrambi i candidati di attrarre i voti degli elettori che avevano precedentemente sostenuto altri candidati nazionalisti, come Sławomir Mentzen e Grzegorz Braun, che avevano rispettivamente raccolto il 14,8% e il 6,3% dei consensi. La tensione è percepibile anche nelle strade delle principali città, con manifestazioni e proteste che hanno caratterizzato le ultime settimane della campagna elettorale. La Polonia si trova oggi di fronte a una scelta cruciale, che potrebbe influenzare profondamente il suo futuro politico e i rapporti con l’Unione Europea. I seggi rimarranno aperti fino alle 21:00 e gli exit poll saranno diffusi immediatamente dopo la chiusura. Il risultato finale potrebbe definire in modo chiaro la direzione politica del paese nei prossimi anni, in un contesto segnato da una crescente polarizzazione interna e da importanti sfide a livello internazionale.