domenica, 8 Giugno, 2025
Attualità

Il confronto. Gardini: Cooperative, l’economia del noi. A Trento l’incontro con il Cardinale Zuppi

La scelta: una economia del bene comune tra fede, visione etica e pragmatismo

Guardare alle sfide future, ma con un nuovo modello etico di sviluppo e di coinvolgimento delle persone e dei lavoratori. A indicare una rotta l’incontro tra Maurizio Gardini, presidente di Confcooperative confrontandosi con il cardinale Matteo Zuppi presidente della Cei nel panel “L’economia del bene comune tra fede, visione etica e pragmatismo cooperativo” alla XX edizione del Festival dell’Economia di Trento.

Ridurre le disuguaglianze

“Serve un’economia del ‘noi’, non dell”io. In economia il pluralismo è una ricchezza da preservare”, ha ricordato Maurizio Gardini che ha trovato una risposta nel cardinale Zuppi.
“Bisogna fare più cooperazione che è il contrario delle diseguaglianze. Perché fare cooperazione è pensarsi insieme. È pensarsi insieme è quella matematica che aggiunge valore come abbiamo ascoltato prima – in riferimento a un video di Papa Francesco che incontrando Confcooperative aveva detto che “in cooperativa 1+1 fa 3 -“.

Povertà e salari bassi

“Nell’anno del boom occupazionale da quando esistono le serie storiche, oltre 24 milioni, scontiamo gap che si sono accumulati nel corso di decenni”, ha osservato Gardini, “circa 10 milioni di italiani in povertà, 4,9 milioni di lavoratori che percepiscono redditi insufficienti, 1,8 milioni di giovani che rientrano ancora nella categoria dei Neet, 1 donna su 4 che lascia il lavoro per motivi di welfare familiare e 2,3 milioni di donne che il lavoro neanche lo cercano”.

Le sfide future

“Le cooperative guardano alle sfide future, prima fra tutte quella dell’intelligenza artificiale. Secondo il recente focus Censis-Confcooperative”, ha fatto ancora presente Gardini, “l’IA potrebbe incrementare il PIL italiano dell’1,8% entro il 2035, ma con un costo sociale altissimo: 6 milioni di lavoratori rischiano la sostituzione e altri 9 milioni potrebbero vedere l’IA integrarsi nelle loro mansioni”.

Il patto necessario

“Il conto economico deve andare di pari passo con il conto sociale. Un patto necessario. L’economia deve essere al servizio della società. In questo scenario, Confcooperative richiama i propri valori fondativi radicati nella Rerum Novarum di Leone XIII e ipotizza l’esigenza di una “Rerum Digitalium” che tuteli le

Condividi questo articolo:
Sponsor

Articoli correlati

Mosca e le ragioni profonde del conflitto

Paolo Falconio

Roma in piazza per Gaza, ma la comunità palestinese resta fuori

Ettore Di Bartolomeo

Mattarella da Papa Leone: “Porto l’affetto dell’Italia”

Stefano Ghionni

Lascia un commento

Questo modulo raccoglie il tuo nome, la tua email e il tuo messaggio in modo da permetterci di tenere traccia dei commenti sul nostro sito. Per inviare il tuo commento, accetta il trattamento dei dati personali mettendo una spunta nel apposito checkbox sotto:
Usando questo form, acconsenti al trattamento dei dati ivi inseriti conformemente alla Privacy Policy de La Discussione.