sabato, 15 Marzo, 2025
Società

Violenza di genere, 113 donne uccise nel 2024: i numeri sono tra i più bassi dell’ultimo decennio

L’anno scorso 61% delle vittime è stato ucciso dal partner o ex partner. Crescono le misure di prevenzione: ammonimenti del Questore +94%, allontanamenti dei maltrattanti +224%

Il fenomeno della violenza di genere continua a rappresentare una grave emergenza sociale in Italia, ma i dati del 2024 mostrano un leggero miglioramento rispetto agli anni passati. Secondo il rapporto ‘8 marzo, Giornata internazionale della donna’, elaborato dal Servizio analisi criminale del Ministero dell’Interno, nel corso dell’anno sono state 113 le donne vittime di omicidio, di cui 99 uccise in contesti familiari o affettivi. In particolare, 61 di loro hanno perso la vita per mano del partner o dell’ex partner. Nonostante la gravità del fenomeno, il report evidenzia che i numeri registrati nel 2024 sono tra i più bassi dell’ultimo decennio. Questo risultato è stato attribuito a un maggiore impegno nella sensibilizzazione sociale e a un’intensificazione delle attività di prevenzione da parte delle forze dell’ordine.

Il monitoraggio e l’analisi condotti dalle autorità hanno portato a un significativo incremento delle misure di contrasto. Per esempio gli ammonimenti del Questore sono quasi raddoppiati (+94%) rispetto all’anno precedente e gli allontanamenti dei maltrattanti dalla casa familiare sono più che triplicati (+224%). Sono numeri che indicano senza ombra di dubbio una crescente attenzione istituzionale verso il fenomeno e un’azione sempre più incisiva per prevenire episodi di violenza prima che degenerino in tragedie.

Crescente consapevolezza

Un altro elemento significativo emerso dal rapporto riguarda l’aumento delle denunce da parte delle vittime. Sebbene il trend dei cosiddetti ‘reati sentinella’ (ossia quei crimini che spesso precedono episodi più gravi di violenza) sia in crescita, gli esperti ritengono che questo possa essere un segnale positivo. La maggiore consapevolezza del problema e il rafforzamento delle misure legislative hanno incoraggiato più donne a fidarsi delle istituzioni e a denunciare gli abusi. Il documento presentato dal Ministero dell’Interno non si limita a fornire dati numerici, ma offre anche una ricostruzione dettagliata della violenza di genere dal 2019 al 2024, con un’attenzione particolare agli ultimi due anni. Lo studio esamina per esempio età e nazionalità delle vittime, relazioni tra vittime e autori della violenza e caratteristiche dei principali reati che spesso fanno da campanello d’allarme per situazioni di pericolo imminente.

Inoltre, il report approfondisce anche tematiche specifiche, come le mutilazioni genitali femminili e la violenza assistita, fenomeni meno visibili ma altrettanto gravi.

Storie di vittime

All’interno del dossier trovano spazio anche alcune storie di donne vittime di violenza, raccontate in forma anonima e con uno stile narrativo romanzato. Questi racconti, pur ispirati a eventi reali, servono a dare un volto umano alle statistiche e a far emergere la brutalità della violenza di genere, oltre che le difficoltà affrontate dalle vittime nel chiedere aiuto e ricostruire la propria vita. Nell’appendice del documento, per offrire una panoramica ancora più chiara della situazione in Italia, sono stati inseriti i dati relativi all’ultimo triennio, suddivisi per provincia. Questa suddivisione permette di evidenziare le aree del Paese in cui il fenomeno è maggiormente diffuso e di orientare meglio le strategie di prevenzione e intervento.

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