venerdì, 20 Settembre, 2024
Energia

Autoproduzione e risparmio energetico. Cna: il dl Piano Transizione 5.0 grande opportunità per le imprese

Dotazione di 6,3 miliardi di euro e crediti d’imposta per sostenere impianti e infrastrutture

Una svolta per le piccole e medie imprese e una “vittoria” per la Confederazione nazionale degli artigiani. Così con uno slancio positivo la Cna assegna al Decreto Legge (varato di recente dal Governo) – 19/2024, – noto come Piano Transizione 5.0, la capacità di aprire nuovi orizzonti alle piccole e medie imprese. “In un momento storico caratterizzato da sfide energetiche sempre più pressanti, il ruolo della Cna si è rivelato cruciale nel sostenere le imprese italiane”. Il Piano Transizione 5.0, rappresenta un fatto importante per la Confederazione, grazie all’introduzione di nuove agevolazioni fiscali per progetti di autoproduzione e risparmio energetico.

Autoproduzione di energia

“Fin dall’inizio della crisi energetica, Cna ha lavorato incessantemente per promuovere soluzioni strutturali in grado di rafforzare il sistema energetico italiano”, rivendica la Confederazione, “la promozione dell’autoproduzione energetica, in particolare per le piccole e medie imprese, è stata identificata come una strategia vincente. Questa scelta permette non solo di ridurre i costi energetici, che rappresentano una voce di spesa significativa per le Pmi, ma anche di contribuire significativamente agli obiettivi ambientali dell’Unione Europea, rendendo l’Italia meno dipendente dalle forniture estere”.

Fondi per crediti d’imposta

Il Piano Transizione 5.0, con uno stanziamento complessivo di 6,3 miliardi di euro, introduce un nuovo credito d’imposta fino al 45% dei costi di investimento per le imprese. “Le agevolazioni”, evidenzia la Cna, “riguardano l’acquisto di beni materiali e immateriali nuovi, tecnologicamente avanzati, che assicurano una riduzione dei consumi energetici di almeno il 3% per le strutture produttive o del 5% per i processi produttivi. Inoltre, sono incentivati i progetti di autoproduzione di energia da fonti rinnovabili e i percorsi di formazione del personale per acquisire competenze digitali ed energetiche”.

Come partecipare ai bandi

Per accedere a questi benefici, le imprese devono presentare una domanda tramite la piattaforma informatica dedicata, gestita dal Gse. La domanda deve includere una descrizione dettagliata del progetto di innovazione e della prevista riduzione dei consumi energetici. Un meccanismo di “prenotazione” del credito d’imposta assicura che le risorse siano allocate in modo efficiente, favorendo i progetti più promettenti e ben strutturati.

Energie rinnovabili

“Le piccole e medie imprese”, ricorda la Confederazione, “giocano un ruolo strategico nell’incremento della potenza installata da fonti di energia rinnovabile (Fer). Grazie alla loro ampia diffusione territoriale e alla disponibilità di spazi idonei per l’installazione di impianti fotovoltaici, le Pmi possono contribuire in modo significativo al raggiungimento degli obiettivi di sostenibilità del Paese. Cna ha lavorato attivamente affinché il Governo italiano riconoscesse e supportasse questo potenziale, integrando specifiche misure nel Pnrr sotto la missione REPowerEU”. La Cna, si legge in una nota stampa, “continuerà a supportare le imprese artigiane e le Pmi in questo percorso, offrendo consulenza per l’accesso alle agevolazioni e per l’implementazione dei progetti di transizione energetica. È già stato calendarizzato un incontro con il Ministero delle Imprese e del Made in Italy per definire ulteriormente le misure operative e garantire che anche le imprese più piccole possano beneficiare pienamente delle opportunità offerte dal Piano Transizione 5.0”. Il ruolo della Cna “Il Piano Transizione 5.0”, scrive infine la Confederazione proclamando il suo impegno e ruolo, “offre una straordinaria opportunità per le imprese italiane di innovare, ridurre i costi energetici e contribuire alla salvaguardia del nostro pianeta. CNA, con il suo impegno e la sua esperienza, rimane un partner affidabile e proattivo, pronto a guidare le Pmi verso un futuro più sostenibile e tecnologicamente avanzato. Le imprese interessate”, conclude la Confederazione, “sono invitate a contattare la Cna per ricevere tutte le informazioni necessarie e il supporto per accedere ai benefici di questo importante piano”.

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