lunedì, 16 Dicembre, 2024
Società

A Capaci nasce MuST23, un museo multimediale per una nuova e positiva rinascita della città

“Informare su quello che successe oltre 30 anni fa, con trentadue anni di lotte, di successi e di delusioni nel contrasto alla mafia”. È questo l’obiettivo di coloro che furono “i ragazzi di Capaci nel 1992” che da oltre 30 anni si danno da fare per tenere viva la memoria e promuovere la cultura della legalità tra i cittadini, gli studenti di tutta Italia e i turisti da ogni parte del mondo. Nasce così “MuST23”, (Museo Stazione 23 maggio a Capaci), un luogo interattivo e multimediale, che mira alla creazione di “uno spazio di fruizione culturale permanente di memoria viva”. Il progetto, partendo dalla strage del 23 maggio 1992, che costò la vita al giudice Giovanni Falcone, alla moglie e alla sua scorta, racconta “una Sicilia che resiste, spera e cambia”.

Una location permanente

Addiopizzo Travel, cooperativa sociale che si occupa di turismo responsabile antimafia e Capaci No Mafia, associazione impegnata nella diffusione su scala nazionale e internazionale della storia del movimento antimafia e delle innovative campagne contro il pizzo realizzate a Palermo, hanno presentato il primo passo del museo immersivo.   Lo spazio utilizzato è quello dell’ex stazione ferroviaria di Capaci, una palazzina su due livelli oggi totalmente riqualificata, concessa in comodato d’uso gratuito da RFI. Uno spazio sostenibile, vivibile e attraente sia per i residenti sia per i visitatori. Un hub culturale che sia punto di riferimento per la Sicilia e non solo.

Con filmati e voci autentici

Il progetto è stato finanziato da Invitalia, Legacoop, CoopFond, Fondazione Pico, Google.org e Banca d’Italia, con il gratuito patrocinio del Comune di Capaci. L’ex stazione ferroviaria è stata quindi destrutturata e privata della sua funzione nativa per ospitare opere d’arte e spazi culturali.  Nell’ex area dello scalo merci sono stati allestiti cinque container dai colori accesi: due sono sale immersive con 12 visori Meta Quest3 che consentiranno di essere proiettati, grazie alla realtà virtuale, in autostrada nei secondi immediatamente successivi all’esplosione. L’esperienza, ideata da MuST23 e realizzata dalla cooperativa Mediterranei, dura circa 20 minuti e permette di ascoltare le testimonianze dei sopravvissuti, dei soccorritori, dei primi testimoni. I visitatori, interagendo con gli oggetti presenti in autostrada, infatti, potranno visionare filmati autentici di repertorio Rai (media partner del museo) e sentire le voci di fondo e i messaggi radio originali della polizia, tratte dal documentario “Voci di Capaci”.

Una mostra fotografica

MuST23 non è unicamente un museo sulla strage del ’92, ma è innanzitutto un luogo dove la storia si racconta e diventa memoria. MuST23 sarà una sorprendente esperienza formativa ed emotiva. Il visitatore si immergerà nelle storie e nelle testimonianze di chi ha vissuto quel periodo storico, con un linguaggio vivido e colorato di speranza.  Inoltre, un’area è dedicata alla mostra fotografica “L’eredità di Falcone e Borsellino” ideata e realizzata dall’ANSA. E ancora, in uno dei container ‘Feltrinelli’ è punto di riferimento per la collettività grazie a un polo di fruizione culturale permanente, testimonianza di impegno civico nella resistenza alla mafia.

Aperto al pubblico dal 3 giugno

“MuST23 nasce per diversi motivi e con diversi obiettivi – spiega Dario Riccobono, direttore responsabile dell’iniziativa – vogliamo che la figura di Giovanni Falcone non venga dimenticata e vogliamo raccontare quel 23 maggio ’92 per quello che è stato per noi, l’inizio di un cammino di riscatto e di liberazione”.    MuST23, nelle intenzioni dei responsabili, non sarà solo un museo ma prima di tutto un progetto di rigenerazione urbana. “L’ex stazione ferroviaria di Capaci viene destrutturata nella sua funzione nativa – afferma il direttore artistico Davì Lamastra – per rinascere come spazio di confronto, di racconto, di umanità che lotta per una rinascita”. MuST23 è stata inaugurata mercoledì 22 maggio. Dal prossimo 3 giugno aprirà al pubblico.

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