sabato, 23 Novembre, 2024
Esteri

Attentato a Fico: il Primo Ministro slovacco non è più in pericolo di vita

Il Primo Ministro slovacco Robert Fico, vittima di un tentativo di assassinio di chiara matrice politica, non è più in pericolo di vita dopo essere stato gravemente ferito nell’attacco. Mercoledì scorso, il politico è stato colpito cinque volte in un assalto improvviso. L’aggressore, un anziano scrittore di 71 anni con una lunga carriera alle spalle, è stato prontamente arrestato dalle autorità locali. L’aggressione si è svolta nella cittadina di Handlova. Fico ha subito serie lesioni che hanno richiesto immediata attenzione medica e il suo rapido trasporto in elicottero all’ospedale di Banska Bystrica, dove è stato sottoposto a un delicato intervento chirurgico. Un video riprende il momento esatto in cui Fico, mentre si avvicina a un raduno di persone, viene brutalmente colpito. Le squadre di sicurezza presenti sul posto hanno agito con rapidità e determinazione per neutralizzare il sospetto, mosso da motivazioni politiche.

Operazione riuscita

Il Vice Primo Ministro ha rassicurato il pubblico annunciando il successo dell’operazione chirurgica di Fico. Questo grave episodio si è verificato a circa 190 chilometri di distanza dalla capitale, Bratislava. Il presunto responsabile dell’attentato, un ex guardia, noto poeta, è affiliato alla Società degli scrittori slovacchi. Il figlio dell’aggressore, all’oscuro delle intenzioni paterne, ha rilasciato dichiarazioni attestanti la legittimità del possesso dell’arma utilizzata nell’aggressione. Fico, che ha guidato il governo slovacco dal 2006 al 2018, si è distinto per la sua politica estera incentrata sulla sovranità nazionale, opponendosi fermamente all’invio di supporto militare all’Ucraina e criticando l’adesione alla NATO. Durante il suo governo, ha manifestato aperte simpatie verso il Cremlino e si è dimesso nel 2018 dopo l’omicidio del giornalista investigativo Jan Kuciak. Oltre a ciò, Fico si è distinto per il suo impegno come rappresentante del governo in diverse istituzioni europee dedicate alla difesa dei diritti umani.

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