“Gli italiani che scelgono di sposarsi spendono in media 13.721 euro. Tra chi non si è sposato, il 21% ha rinunciato per ragioni di natura economica. Il budget necessario per la cerimonia è normalmente più alto nelle regioni del Sud Italia, dove in media si spende tra il 14% e il 17% in più rispetto al Nord”. Questi sono alcuni dei dati emersi dalla recente analisi legata agli ultimi due anni, commissionata da Facile.it a mUp Research e Norstat, che, mediante un’indagine svolta lo scorso febbraio su di un campione di 1000 italiani, ha rilevato come il numero degli sposi che opta per un prestito personale è aumentato: nell’ultimo biennio la percentuale di coloro che hanno chiesto un prestito per sposarsi è arrivata al 10%. Le regioni dove il peso percentuale di questo tipo di finanziamento sul totale richieste è maggiore sono la Campania, la Puglia, la Sicilia e la Calabria.
Da notare come i costi per organizzare il matrimonio siano cresciuti notevolmente nel corso del tempo; se negli anni Ottanta tra abiti, partecipazioni e cerimonia erano sufficienti circa 7.000 euro, chi si è sposato negli ultimi due anni ha dovuto mettere a budget, in media, quasi il doppio. Nello stesso arco temporale è passata dal 3% al 21% la quota di chi ha pagato tra i 20.000 e i 50.000 euro. Importi non indifferenti quelli necessari per lo sposalizio, tanto che, come emerso dall’indagine, più di 7 coppie su 10 hanno dovuto chiedere un aiuto. I genitori restano la prima opzione, ma cresce il numero degli sposi che opta per un prestito personale. Mentre negli anni ’80 e ’90 era una pratica quasi del tutto assente, negli ultimi due anni la percentuale di chi ha chiesto un prestito per pagare spese legate a matrimoni e cerimonie è arrivata al 10%.
Prestiti per 9.000 euro
Secondo l’analisi di Facile.it e Prestiti.it, realizzata su un campione di oltre 200.000 richieste raccolte nell’ultimo anno, chi ha fatto domanda di finanziamento per far fronte alle spese legate allo sposalizio ha puntato ad ottenere, in media, poco più di 9.000 euro, con piano di ammortamento pari a 5 anni. È interessante notare l’aumento dell’età media dei richiedenti, passata da 39 a 41 anni. In particolare, guardando all’andamento territoriale delle domande di prestito, emerge che le regioni dove il peso percentuale di questo tipo di finanziamento sul totale richieste è maggiore sono la Campania, la Puglia, la Sicilia e la Calabria. Infatti, come mostrano i risultati dell’analisi, il budget necessario per la cerimonia è normalmente più alto nelle regioni del Sud Italia e nelle Isole, dove in media, si spende fino al 17% in più rispetto al Nord; tale dato risulterebbe in funzione del numero degli invitati: nel Nord Italia i partecipanti sono meno di 80, al Sud e nelle Isole arrivano a 110 e nel 10% dei casi prendono parte alla festa tra le 200 e le 300 persone.
Differenze generazionali
A cambiare anche su base generazionale sono le percentuali delle tipologie dei regali fatti dagli invitati. Come confermano i risultati delle interviste, il regalo più comune resta, da ben quarant’anni, la cosiddetta “busta con i contanti” (circa il 50%); solamente il 23% dei partecipanti regala un oggetto fisico agli sposi; la lista nozze, invece, continua ad essere utilizzata, seppur meno rispetto al passato (era il 48% quarant’anni fa, è il 36% oggi); mentre è cresciuto notevolmente negli ultimi 20 anni l’uso del bonifico bancario come contributo al viaggio di nozze ( 6% a inizio 2000, oggi il 26%). Al sogno della Luna di miele i coniugi non rinunciano: secondo l’indagine 8 coppie su 10 lo realizzano, anche se negli ultimi tempi è cresciuta la percentuale di chi rimanda la data e ormai più di una coppia su quattro sceglie di partire lontano dalla cerimonia.