sabato, 23 Novembre, 2024
Esteri

L’uomo arrestato per gli attacchi con il machete a Filadelfia potrebbe essere collegato a omicidi e violenze sessuali del 2003

Un uomo arrestato domenica a Filadelfia, in relazione a tre attacchi avvenuti con il machete, potrebbe essere coinvolto anche in un omicidio avvenuto nel 2003 e in molteplici aggressioni sessuali in passato. Il commissario di polizia ad interim, John Stanford, ha dichiarato in una conferenza stampa che Elias Diaz, 46 anni, sarebbe accusato, per ora, solo in relazione a un attacco del 24 novembre nel quale sono rimaste ferite due persone che camminavano su un sentiero. Ma dopo il suo arresto, domenica, la polizia ritiene che Diaz potrebbe aver commesso anche crimini avvenuti due decenni fa. Le aggressioni sessuali dell’epoca divennero note, a Filadelfia, come i casi dello “stupratore di Fairmount Park”. “Tutto quello che abbiamo ci porta a credere che il signor Diaz possa essere coinvolto nell’omicidio di Rebecca Park, avvenuto nel luglio del 2003 – ha affermato Stanford -. Così come in altre due o tre aggressioni sessuali verificatesi a Fairmount Park”. La polizia sta aspettando la conferma del test del DNA.

Gli attacchi

Il primo degli attacchi con il machete è avvenuto il 22 novembre su un sentiero, nel momento in cui un ciclista aveva manifestato animatamente la sua intenzione di sorpassare un’altra persona. Quando il ciclista è passato, l’aggressore gli avrebbe tagliato le mani e le braccia con un machete. Le altre due persone, un maschio e una femmina, sono state aggredite il 24 novembre mentre camminavano su un sentiero nel Pennypack Park intorno alle 9 del mattino. Il giorno successivo, un uomo armato di machete aveva cercato di attaccare una donna, che è riuscita a fuggire rimanendo illesa. L’ultimo attacco non è stato denunciato fino al 6 dicembre.

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