Anche se si fa fatica a crederlo in Italia 13.000 minori vivono in povertà assoluta, senza una casa e senza fissa dimora, una cifra impressionante che corrisponde al 13% del totale delle persone che alloggiano per strada. Ancora più incredibile è che questo piccolo esercito di fantasmi è concentrato per il 44% proprio nelle tre principali città del nostro Paese: Roma, Milano e Napoli. In particolare uno su quattro di loro è stato rilevato nella Capitale. A loro andrebbero aggiunti i minori del 28% delle famiglie in affitto, che un tetto lo offrono, ma che vivono anch’esse in condizione di povertà assoluta secondo le ultime stime Istat del 2021. E per maggior chiarezza rispieghiamo che una famiglia si trova in povertà assoluta quando non può permettersi le spese essenziali per condurre uno standard di vita minimamente accettabile.
A scanso di equivoci, che possono derivare da stereotipi piuttosto diffusi, solo il 38% di questi piccoli senza niente sono stranieri. Una vita la loro che la Comunità di Sant’Egidio definisce “dura, segnata non solo dalla povertà ma anche dall’isolamento e talvolta dal disprezzo”. Paradossalmente sono proprio le istituzioni le prime a negare la loro esistenza. Nel Piano nazionale per l’attuazione della garanzia dell’infanzia del 2022 si legge: “In Italia è sostanzialmente assente il fenomeno di minorenni senza tetto (essendo ai minorenni sempre garantito un alloggio), mentre sono presenti minorenni senza fissa dimora (ospiti in strutture con varie connotazioni) o che vivono in sistemazioni insicure o inadeguate”. Come dire che si si ha diritto a una abitazione per legge ergo la si ha o che vivere in strutture di fortuna occasionali e mutevoli nel tempo riduca o sposti il focus del problema. La spiegazione della loro invisibilità è legato all’impossibilità di rilevarli ufficialmente non essendo spesso iscritti all’anagrafe comunale. Il numero, dunque, come segnala anche l’Istat, potrebbe addirittura essere sottostimato e “non esaustivo”, perché “il campo di osservazione non può che limitarsi alla parte emersa del fenomeno”.
Secondo Openpolis, che al tema ha dedicato un speciale approfondimento, “va poi considerato che l’insieme dei ‘senza casa’ non esaurisce la totalità del disagio abitativo. Non comprende, infatti, le famiglie che vivono in abitazioni sovraffollate, fatiscenti o a rischio morosità. Così come quelle che abitano in campi attrezzati, in insediamenti abitativi tollerati o spontanei, oggetto di un’altra rilevazione, secondo cui nel 2021 sarebbero 15.759 persone di cui circa 5.500 minori”. Andrebbero, poi, sommati anche i tanti minori stranieri non accompagnati, che si trovano in Italia privi della tutela genitoriale e che solo parzialmente rientrano nei numeri conteggiati sopra, perché non di tutti è nota la sorte. Come i 70 minori ucraini che nel 2022 sono scomparsi nel nulla.