sabato, 16 Novembre, 2024
Attualità

Corte conti: nel 2022 raggiunti 55 obiettivi del Pnrr

Dalla Relazione sullo stato di attuazione del PNRR della Corte dei conti presentata alla Camera dal presidente Guido Carlino, emerge che tutti i 55 obiettivi del secondo semestre 2022 del Piano “risultano essere conseguiti” mentre, nel semestre in corso, l’avanzamento del PNRR impone ulteriori 27 obiettivi europei da raggiungere. Carlino ha sottolineato che “l’indispensabile funzione di cerniera tra il Parlamento e il Governo” svolta dalla Corte, ha “un ruolo cruciale” perché fornisce un quadro generale del processo di realizzazione del Piano, nel quale vengono analizzate le difficoltà incontrate in queste fasi di attuazione”.

Anche per il presidente della Camera Lorenzo Fontana, il PNRR “costituisce un’opportunità straordinaria per avviare quel processo di ammodernamento del Paese da tempo atteso e per superare i divari territoriali e generazionali” e la magistratura contabile ha un “ruolo fondamentale” per la “verifica del rispetto degli impegni assunti con il Piano nazionale di ripresa e resilienza”. Tra le criticità, la Corte dei conti evidenzia “le tempistiche di adozione dei provvedimenti normativi e regolamentari, la chiusura di eventuali procedure di gara e di aggiudicazione dei contratti, il rischio di partecipazione ai bandi di un numero di soggetti inferiore al livello atteso, la rendicontazione dei progetti e le criticità settoriali, in particolare nei progetti in materia di idrogeno”.

Oltre a questo, “le modalità di reclutamento del personale dedicato al PNRR con formule non stabili hanno fatto emergere non poche difficoltà per le Amministrazioni nel garantire la continuità operativa delle strutture” che, al contrario, necessiterebbero di un quadro di risorse certo per tutto l’orizzonte temporale del Piano. Le procedure di stabilizzazione dovranno comunque attuarsi mediante formule selettive, che evitino automatismi e valorizzino le prestazioni medio tempore rese, nel rispetto dei principi di accesso al pubblico impiego e di buon andamento dell’amministrazione. Anche per il presidente dell’Anci Antonio Decaro, “abbiamo un problema di personale qualificato che partecipa ai concorsi. Riteniamo sia dovuto al fatto che un giovane professionista non viene a lavorare al Comune se sa che nel 2026 dovrà andare via. Bisogna promuovere un turnover: se nel mio Comune va in pensione un ingegnere, ne devo assumere uno nuovo, magari rendendo più attrattivo il prossimo concorso e incentivando alla partecipazione i giovani professionisti”.

Per quanto riguarda le criticità del Piano, il ministro per gli Affari europei, il sud, le politiche di coesione e il PNRR Raffaele Fitto sottolinea che ” la programmazione di 220 miliardi di euro avrebbe avuto bisogno di scelte strutturate, che vanno ragionate in ottica prospettica: questo Governo non si pone il problema della scadenza nell’immediato, ma alla fine della legislatura, che coinciderà con la fine del PNRR. Se noi oggi capiamo che alcuni interventi da qui a giugno 2026 non possono essere realizzati dobbiamo dirlo con chiarezza, facendo già da oggi una valutazione attenta”.

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