domenica, 24 Novembre, 2024
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Mons. Antonio Staglianò voce Internazionale di Evangelizzazione

È monsignor Antonio Staglianò, Vescovo emerito della Diocesi di Noto, prima guida spirituale del Parlamento della Legalità Internazionale e recentemente chiamato da Papa Francesco a Roma (Città del Vaticano) per ricoprire il ruolo di Presidente della Pontificia Accademia di Teologia, il neo coordinatore internazionale per la Cultura della Evangelizzazione e l’Unità dei Cristiani in casa Parlamento della Legalità Internazionale. Il conferimento di questo prestigioso incarico è avvenuto in occasione del Convegno Nazionale svoltosi nella sala dei gruppi parlamentari a Montecitorio per riflettere sul tema “Pace e Legalità nei principi costituzionali: viverli a servizio del Paese”.

Ad applaudire questo singolare gesto di affetto e di riconoscimento verso un Vescovo che sa galvanizzare le platee con la sua forte e vibrante oltre che credibile testimonianza di fede, ci hanno pensato tantissimi giovani e personalità di ogni settore culturale arrivati dalla Lombardia, Toscana, Lazio, Campania, Puglia, Sicilia e anche dal Cairo”.

Desidero che questo ruolo di taglio internazionale venga da lei abbracciato – ha detto Nicolò Mannino rivolgendosi all’amico fraterno Antonio Staglianò che conosce da anni – poiché parliamo insieme il linguaggio della Cultura dell’Evangelizzazione mirando all’unità dei cristiani e nell’azione forte e incisiva a favore della pace vera e della giustizia che Gesù di Nazareth include nelle sue beatitudini”.

Monsignor Antonio Staglianò non ci pensa due volte e accetta sottolineando che “è necessario umanizzare la vita e dare un senso profondo alle speranze dei giovani riscoprendo l’attualità del messaggio di Gesù Cristo che è più vivo che mai”.

E così il connubio tra Vescovo Antonio Staglianò e il Presidente Nicolò Mannino diventa un tutt’uno sul sentiero di una cultura che sa di bellezza, di speranza e di convinzione con lo sguardo sempre e solo rivolto a quel “Gesù di Nazareth: Via / Verità e Vita che continua ad affascinare i giovani – sottolineano entrambi – e a chiedere loro di giocarsi tutto e per tutto per dare un taglio netto alla tristezza e vivere la gioia di essere Ambasciatori di Luce in una cultura che sa di riscatto”.

Con la pergamena di nomina Nicolò Mannino ha anche consegnato all’amico vescovo una croce pettorale cesellata in argento con su il Cristo della Resurrezione, un modo affettuoso e inequivocabile che indica il senso profondo di un’azione culturale che parla di unità con lo sguardo verso Colui che ha sconfitto ogni morte.

Anche monsignor Antonio Staglianò ha pensato di coinvolgere Nicolò Mannino nel settore della Cultura di una evangelizzazione che vede all’orizzonte un fiume in piena di giovani i quali , muniti di Vangelo e solarità, vivranno quei concetti di pura teologia che sa di “fresco profumo di libertà” – come direbbe Paolo Borsellino – che si contrappone al “Puzzo del compromesso”. Di sicuro l’abbraccio culturale e di affetto tra monsignor Antonio Staglianò e Nicolò Mannino saprà portare tanti di quei frutti che nel campo della evangelizzazione vocazionale vedrà una forte primavera dove tutto è possibile se si pone all’orizzonte la gratuità di un amore che richiama quel Kerigma Pasquale tanto atteso da chi è ancora alla ricerca di un senso profondo all’esistenza. Ma di questo ne parleremo prossimamente.

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